Il 26 maggio 1928, durante la IX edizione delle Olimpiadi ad Amsterdam, il Congresso della FIFA si riunì per prendere una decisione storica per il Clacio, ideando il primo Campionato del Mondo che si sarebbe disputato nel 1930 in Uruguay. Il progetto (approvato ufficialmente a Barcellona alcuni mesi dopo) aveva la firma di Jules Rimet, avvocato francese al cui nome fu dedicato il trofeo. Alla edizione innaugurale aderirono 13 squadre. L’Italia fu invitata, ma, per motivi economici legati al costo del viaggio, fu costretta a rinunciarvi.
La prima Coppa del Mondo fu realizzata nel 1928 dallo scultore francese Abel Lafleur. Le forme della Coppa si ispiravano alla “Vittoria Alata” e le misure erano: 35 cm di altezza per 3,8 kg di peso in argento puro laminato in oro. La base era blu in lapislazzuli ed ai quattro lati della base c’era una targhetta in oro con inciso il nome del trofeo e delle squadre che se lo erano aggiudicato fra il 1930 ed il 1970. Fra i nove vincitori, il Brasile di Pelè la conquistò per tre volte (la terza nella finale del mondiale 1970 in Messico contro l’Italia di Rivera e Mazzola) acquisendo il diritto a conservarla definitivamente.
L’Italia si aggiudicò, in tutto, 2 volte la Coppa Rimet (Italia 1934 e Francia 1938).
Di fronte alla necessità di una nuova coppa da assegnare, la FIFA, in occasione della decima edizione dei Mondiali del 1974, commissionò la realizzazione di un nuovo trofeo, che fu scelto fra ben 53 modelli tra i quali ebbe la meglio il disegno dello scultore italiano Silvio Gazzaniga.
La forma della Coppa FIFA venne così descritta dal suo creatore: “Le linee sorgono dalla base, si elevano avvolgendosi a spirale e si schiudono per contenere il mondo. Dalla stupefacente tensione dinamica del corpo compatto della scultura, si delineano le figure di due atleti raffigurati nell’esaltazione della vittoria”.
Le caratteristiche del nuovo trofeo sono: 36,8 cm di altezza, il diametro di 13 cm, per un peso di 6,175 kg di oro massiccio a 18 carati. La base è formata da due bande di malachite semipreziosa con sotto incisi i nomi delle nazioni che dal 1974 ad oggi si sono aggiudicate il premio. Questo trofeo, al contrario della Coppa Rimet, non è destinato a finire definitivamente nelle mani della nazione che la vincerà per tre volte, essendo destinata a girare sempre di paese in paese, forse fino al momento in cui tutti gli spazi per le incisioni disponibili (17) non saranno riempiti.
La Coppa FIFA (FIFA Wolrd Cup) fu vinta per la prima volta dalla Germania Ovest di Franz Beckembauer nei mondiali disputati in casa dai tedeschi nel 1974, con la storica finale contro l’Olanda di Joan Cruijff. Otto anni dopo la coppa fu sollevata dalle possenti mani del mitico Dino Zoff, in occasione del terzo trionfo azzurro nella storia dei mondiali, nella indimenticabile finale di Spagna 1982 contro la solita Germania Ovest. Dopo Maratona. Zidane, Cafù e Matthaus, però, tutti conserveremo nitidi nella nostra memoria gli occhi di capitan Cannavaro che solleva la coppa al cielo di Berlino, nella finale di Germania 2006, che fu da cornice al quarto successo italiano nella lunga storia mondiale.
Fino al 2006 la coppa restava per quattro anni alla Nazione vincitrice, per poi essere restituita alla FIFA che ne forniva una copia alla federazione. A causa, però, di alcune disavventure accadute al trofeo (varie ammaccature ed un furto), la FIFA ha stabilito di consegnare ai vincitori direttamente una copia. La vera Coppa del Mondo, quindi, è destinata a tornare a Zurigo (sede della FIFA) subito dopo la cerimonia di premiazione, così come avvenuto ai nostri Azzurri domenica 9 luglio 2006 a Berlino, che hanno potuto stringere l’originale al petto solo per un paio d’ore, ricevendo, poi, la copia (anche essa di origine italiana, perché realizzata dalla ditta Bretoni di Milano).
La coppa è conservata, insieme agli altri numerosi trofei Azzurri, presso le sedi della FIGC a Roma.
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