Nerazzurri e romagnoli in testa alla classifica
La terza giornata di Seria A propone una conferma e una novità ai vertici. Dopo 270 minuti, in testa alla classifica svettano l’Inter pluri-campione e la rivelazione del campionato, il Cesena che dopo aver messo le ruote fra i bastoni a Roma e Milan, ieri si è imposta anche sul Lecce, grazie al gol di Bogdani.
Continua a sorprendere il massimo campionato italiano: mentre le big stentano, le piccole stregano. Nessuno avrebbe scommesso su un pareggio del Catania a San Siro, dopo la vittoria del Milan in Champions. Ma nell’anticipo serale di sabato i rossoneri hanno messo in mostra le stesse incertezze dello scivolone di Cesena, andando sotto con l’eurogol di Capuano (sinistro al volo da fuori area) e pareggiando con l’intramontabile Pippo Inzaghi.
Ibra e compagni non sono abbastanza efficaci, e i tre punti latitano. Stenta anche la Fiorentina di Mihaijlovic, affondata dalla Lazio: le aquile non si fanno intimidire dal rigore di Ljaljic, rimontando al Franchi con Kozak e Ledesma. Polemiche a Bari: la gara, giocata alle 12,30, ha riservato non pochi problemi per i giocatori pugliesi e cagliaritani, a causa dell’alta temperatura. Il risultato è uno apatico zero a zero senza emozioni. Risorge la Vecchia Signora: un’ottima Juve va a vincere sul campo dell’Udinese con un netto 0-4. Per Delneri si tratta del primo successo in campionato, dopo un avvio in sordina. Ma il match di cartello si è giocato a Palermo, dove i rosanero hanno creato non pochi problemi ai campioni d’Italia: Ilicic insacca una corta respinta di Julio Cesar nel primo tempo, ma nella ripresa si sveglia il leone dell’Inter. Samuel Eto’o conclude in rete due spettacolari azioni dei nerazzurri e Benitez si gode la vetta.
Continua il periodaccio della Roma, che accarezza soltanto la gioia della vittoria scaccia-crisi. I giallorossi, in vantaggio per 2-0, si fanno riprendere da uno strepitoso Di Vaio: il Bologna ringrazia. Dopo le prestazioni esaltanti delle prime due giornate, crolla il Chievo: i veronesi sono impallinati da una punizione di Diamanti, e il Brescia (altra rivelazione) raggiunge i veronesi a quota sei, in terza posizione. Pareggio per 1-1 tra Parma e Genora.
Vanno a segno due ex campioni del mondo, Zaccardo e Toni, e nel finale non mancano le proteste per un gol fantasma non convalidato da Rizzoli. Infine, nel posticipo del Marassi, il Napoli si ritrova, imbrigliando la Sampodoria. Al vantaggio di Cassano, i partenopei rispondono con una rimonta fulminante: in tre minuti Hamsik e Cavani fissano l’ 1-2.