Lettera del padre

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 L’italoeuropeo riceve e pubblica una lettera di un padre di una ragazza di 24 anni affetta da sclerosi multipla. Ci e’ sembrato giusto e importante pubblicare questo appello e di far presente che ci possono essere anche altre strade da tenere in considerazione davanti a una grave malattia. L’interesse della ricerca e della medicina deve ( o dovrebbe) considerare tutte le possibilita’.

Italoeuropeo pubblichera’ ancora materiale al riguardo di questa nuova strada sperimentale, perche’ questo e’ innanzitutto lo scopo di chi fa informazione, cioe’ portare alla conoscenza fatti e ricerche poco note, e naturalmente poi approfondirle.

From:

Puccio M.

Date:
Dec 12, 2010 10:56 PM
To:

 

Egr. Direttore

sono il padre di una ragazza di 24 anni alla quale le è stata diagnosticata, da qualche settimana, la sclerosi multipla. Non Le nascondo che mi è crollato il mondo addosso, ma contemporaneamente sono venuto a conoscenza di un metodo che, probabilmente non ha attinenza con la sclerosi multipla ma di cui i legami sono molto forti. La scoperta effettuata dal Prof. Zamboni, e che ha messo in subbuglio il mondo scientifico, in particolare ha dato molto fastidio ai Neurologi di centri sclerosi, i quali si vedono minacciato un "prezioso" monopolio, riguarda una nuova malattia; la CCSVI ( Insufficienza Venosa Cerebrospinale Cronica ). In buona sostanza riguarda le "otturazioni" delle vene giugulari e della vena Azygos le quali non permettendo al sangue venoso di defluire in modo corretto dal cervello al cuore, ne provoca il ristagno e le infiammazioni al sistema nervoso centrale. Sembra paradossale, ma, guarda caso, quasi  la totalità dei malati di SM, e solo loro, hanno tali vene otturate (in soggetti sani, che in pazienti con altre forme di malattie neurodegenerative non sono state osservate). Intervenendo con una semplice operazione di Angioplastica, del tutto senza pericoli, si effettua la dilatazione di tali vene, facendo ottenere quasi subito un beneficio hai pazienti; non solo, ma, guarda caso, molti pazienti affetti dalla SM hanno ripreso funzioni che da tempo avevano perso ( chiaramente il danno neurologico causato nel tempo non è recuperabile) e in alcuni casi la malattia non è più progredita. Il Prof. Zamboni avrebbe dovuto iniziare una sperimentazione, finanziata dall’AISM (Ass, Italiana Sclerosi Multipla) atta a dimostrare scientificamente la Teoria ed il metodo, ma dalla quale, successivamente, ha preso le distanze perchè la metodologia diagnostica, non corrispondeva al protocollo da lui steso per cui invalidante Le invio il File originale delle dimissioni del Prof. Zamboni).  Del caso se ne sono occupati anche la trasmissione "Le Jene". Una cosa importante; L’esame Ecocolordoppler effettuato alla mia figliola ha evidenziato le due giugulari otturate. Vi prego parlatene, poichè il ministero della sanità ritarda sempre la sperimentazione; è importante. Al di la che la CCSVI abbia o meno un’attinenza con la SM, è pur sempre una grave patologia che se operata porta senz’altro benefici ai malati affetti da tale patologia.

Spero in una Sua cortese presa di posizione in merito, Le chiedo scusa se mi sono dilungato e Le porgo i miei più affettuosi saluti.
Puccio M.