La bicicletta è stato il primo mezzo di trasporto individuale ad affrancare l’uomo dalla trazione animale. Il primogenito della bicicletta si rinviene già nel Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci ma il primo antenato realizzato fu il celerifero senza sterzo. Successivamente il barone Drais diede vita alla draisina dotata stavolta di sterzo. A questa seguì il velocipede con ruote in legno non gommate che lasciò il posto alla High Bicycle così chiamata perchè la ruota anteriore assumeva dimensioni più grandi rispetto alla posteriore.
La bicicletta così come noi la conosciamo si affermò solo durante i primi del 1900 e permise all’uomo di svincolarsi dalla trazione animale per spostarsi, ed il ciclismo divenne uno degli sport più popolari. La bicicletta divenne un vero e proprio strumento di lavoro, a bassissimo costo di gestione,di piccole dimensioni, permettendo il carico degli arnesi di lavoro. Per siffatte ragioni il suo uso si diffuse rapidamente tra gli artigiani ed i piccoli commercianti andando ad incorniciare con la loro vitalità le strade della Firenze del ‘900.
Grazie alla ricerca appassionata di un collezionista ,Marco Paoletti animato dal desiderio di ritrovarli tutti e riaggregarli i mestieri su due ruote, è nato il libro di Luca Giannelli Le Botteghe Fiorentine su due ruote ed. Scramasax che illustra in una carrellatta emozionante di foto e narrazione quelli che erano i mestieri antichi, quelli di una volta, quando in una società distante dal consumismo attuale l’arrotino sostava sotto i vicoli per restituire ad un coltello la giusta affilatura persa dal persistente uso.
Nel libro di Giannelli, presentato alla Edison Bookstore di Firenze sono illustrate e raccontati i 18 mestieri antichi su due ruote: l’arrotino, il barbiere, il bottaro, il burattinaio, il burraio, il calzolaio, il cantastorie, il materassaio, il contadino, il fotografo, il norcino, il pittore, il pompiere, il postino, il prete, il venditore di sale, lo spazzino, il trasporto feriti. Quello che resta dopo la lettura è la sensazione di un breve ma intenso viaggio nella Firenze popolare ed una malinconia verso gesti antichi intrisi di un profondo saper fare.
ARROTINO L’arrotino affilava coltelli ed altri strumenti di lavoro e lo facevo girando una mola che funzionava con il moto dei pedali.
BARBIERE Il barbiere è uno dei mestieri più antichi del mondo che trova dalla sua importanza dal medioevo alle corti settecentesche opulenti in parrucche. Durante il 1900 anche il barbiere attrezza la sua bicicletta per andare a prestare la sua attività a domicilio.
CALZOLAIO aveva la funzione sia della manutenzione ma in alcuni casi anche della produzione di calzature.
POMPIERE La necessità di proteggere e case dal fuoco è una necessità che si sviluppo fin dai primi insediamenti urbani e a Firenze furono istituite dal Comune le guardie del fuoco, antenate dei pompieri. I suoi arnesi erano corde, secchi e scale ma anche la pompa che trascinava in un carretto collegato alla bicicletta.
Luca Giannelli, Le Botteghe Fiorentine su due ruote, ed. Scramasax