Olimpiadi 2012 uno sponsor ha sulla coscienza molti morti

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Le Olimpiadi 2012 continuano a far parlare giornali e tabloid non solo per la virtuosità e l’efficienza nel consegnare i lavori di appalto,seguire le norme ambientali e apportare innovazione che è stata il filo conduttore della costruzione di molti impianti sportivi .

Questa volta la nota negativa proviene da una polemica contro la decisione di scegliere come sponsor dei Giochi Olimpici 2012 il colosso chimico responsabile del disastro di Bhopal nel 1984 in India. Il telone decorativo che circonderà lo Stadio Olimpico infatti recherà il nome della Dow Chimical Company.

Nel 2001 l’azienda era proprietaria della Union Carbide Corporation azionista di maggioranza di un’azienda indiana che fabbricava pesticidi.

Nel 1984 a causa di una fuga di gas velenosi morirono nell’immediato circa 10000 persone mentre altri 15000 morti e 100000 malati negli anni successivi risultarono essere legati direttamente al disastro chimico ed ambientale dell’azienda. I veleni hanno provocato effetti devastanti sulle persone colpite : dal dolore al gonfiore, dall’agonia fino alla morte. I sopravvissuti al disastro tuttora non hanno recepito un risarcimento equo né accesso alle cure mediche di cui hanno bisogno. Sono passati 27 anni da quel pomeriggio e nessuna indagine è stata condotta per risalire ai responsabili della fuoriuscita delle sostanze velenose come nessuna bonifica è stata effettuata sul sito inquinato.

Amnesty International è tuttora in attesa di una risposta da parte della commissione e ha sottolineato la scelta del contratto tra la Dow Chemical ed il Comitato delle Olimpiadi  2012 di “Londra 2012” come “uno schiaffo ai sopravvissuti di Bhopal, una mancanza di rispetto per la loro lotta per la giustizia”.

A distanza di tempo oggi l’industria chimica può anche aver migliorato il monitoraggio dei suoi processi produttivi ma il ricordo dei morti è ancora vivo in molte persone.