La crisi economica in Europa causata dal debito nella zona euro durerrano ancora per due, tre anni, lo ha detto Klaus Regling, Direttore del fondoeuropeo di stabilità finanziaria (Efsf), da ieri in visita a Pechino. Perche parlare di Europa in Cina? La risposta e’ semplice, l’Unione Europea e’ a corto di liquidita’ e ha chiesto alla Cina di entrare nel nuovo fondo salva stati.
Che la Cina e’ una potenza economi e che l’economia si spostera’ tutta ad Oriente non e’ una novita’, ma un dato di fatto reale, e l’europa bussa per chiedere aiuto all’unica potenza economica ancora rimasta in piedi e organizzata.
Il contributo di Pechino potrebbe arrivare a 100 miliardi di dollari, la trattativa e’ ancora aperta ma l’inizio non e’ male. Ma attenzione, il colosso asitico non presta soldi se non ha nulla in cambio, infatti la Cina sono anni che vuole emergere spostando sull’Est il suo asse economico. Investire capitali, questo e’ il programma della Cina, investire all’Est per estendere il suo capitalismo.
Questo potrebbe essere una visione poco favorevole per l’Europa, in quato lo sanno tutti che la Cina fin dai tempi del World trade organization (Wto), l’organizzazione internazionale del commercio, ha consentito a Pechino di diventare il primo esportatore mondiale e di accumulare riserve valutarie per 3.200 miliardi di dollari.
E questa richiesta di aiuto potrebbe essere per Pechino l’ultimo passo per impossessarsi dell’Europa e dei equilibri internazionali, e il pensiero ultimo va sulla moneta, potrebbe accadere che la arrivasse a “dettare legge” – seppur in modo indiretto – anche una linea di politica monetaria.