Roma – Palazzo Giustiniani. Il senatore Mario Monti presidente del Consiglio incaricato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi, ha dato il via oggi alle consultazioni con i vari gruppi parlamentari; consultazioni che condurranno alla formazione del nuovo governo.
I ministri che entreranno in carica dovranno stilare delle riforme “lacrime e sangue” ha sostenuto il prof. Monti, tuttavia ogni provvedimento sarà adottato tenendo presente l’aspetto del rigore e dell’equità.
I termini che riecheggiano tra le sale del senato in cui si stanno svolgendo le consultazioni sono quelli di risanamento, crescita, sviluppo al sud e riforma del lavoro. La totalità dei gruppi finora a colloquio hanno accordato il pieno sostegno al Presidente entrante, senza tralasciare le questioni significative in agenda a cui porre attenzione. Lo sviluppo delle infrastrutture, anche immateriali sembra un tema condiviso che accorda gli animi, insieme alla riforma economica con un’attenzione dello sviluppo del mezzogiorno e la riforma elettorale.
Al termine delle consultazioni il prof. Mario Monti scioglierà la riserva dichiarando i membri costituenti il nuovo governo che dovrà ricevere la fiducia del Parlamento.
AGENDA DELLE CONSULTAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARIO MONTI CON I GRUPPI POLITICI.
Lunedì 14 novembre –
mattina
10.20 – Rappresentanza parlamentare Sud Tiroler Volkspartei
10.40 – Rappresentanza parlamentare Union Valdôtaine
11.00 – Rappresentanza parlamentare Fareitalia per la Costituente Popolare (Gruppo Misto della Camera)
11.15 – Rappresentanza parlamentare Liberal Democratici-MAIE (Gruppo Misto della Camera) 11.30 – Rappresentanza parlamentare Repubblicani-Azionisti (Gruppo Misto della Camera) 11.45- Rappresentanza parlamentare Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia (Grande Sud) (Gruppo Misto della Camera)
12.00 – Rappresentanza parlamentare Socialista nell’ambito del Gruppo UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI (Gruppo al Senato)
12.15 – Rappresentanza Forza del Sud
12.30 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Popolo e Territorio (Noi Sud- Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-Pid, Movimento di Responsabilità Nazionale – Mrn, Azione Popolare, Alleanza di Centro – Adc, La Discussione) (Gruppo alla Camera)
12.45 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Coesione Nazionale – Io Sud- Forza del Sud (Gruppo al Senato)
13.00 – Rappresentanza parlamentare Liberali per l’Italia – PLI (Gruppo Misto della Camera) Lunedì 14 novembre
– pomeriggio
16.30 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Italia dei Valori
17.15 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord Padania
18.00 – “Terzo Polo” – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Unione di Centro, SVP e Autonomie (Union Valdôtaine, MAIE, VersoNord, Movimento Repubblicani Europei, Partito Liberale Italiano, Partito Socialista Italiano) (Gruppo al Senato) Rappresentanza del Gruppo parlamentare Unione di Centro per il Terzo Polo (Gruppo alla Camera) Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per il Terzo Polo (ApI-FLI) (Gruppo al Senato) Rappresentanza del Gruppo parlamentare Futuro e Libertà per il Terzo Polo (Gruppo alla Camera) Rappresentanza parlamentare Alleanza per l’Italia (Gruppo Misto della Camera) Rappresentanza parlamentare MPA-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud
Martedì 15 novembre –
mattina 9.30 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico
11.00 – Rappresentanza del Gruppo parlamentare Il Popolo della Libertà
Nel pomeriggio di martedì saranno sentite le parti sociali.
Discorso del Presidente Napolitano domenica 13 novembre 2011 a conclusione delle consultazioni con le forze politiche
“Ho incontrato oggi i Presidenti del Senato e della Camera e i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari per raccogliere le loro opinioni sul modo di affrontare la crisi di governo apertasi con le dimissioni correttamente rassegnatemi dall’on. Berlusconi. A tutti ho esposto – riscontrando un clima riflessivo e pacato – il mio convincimento che sia nell’interesse generale del paese sforzarsi di formare un governo che possa ottenere il più largo appoggio in Parlamento su scelte urgenti di consolidamento della nostra situazione finanziaria e di miglioramento delle prospettive di crescita economica e di equità sociale per il paese considerato nella sua unità.
L’urgenza di quelle scelte – a partire dalla concretizzazione delle misure già concordate in sede europea – deriva dalla gravità della crisi finanziaria e dei pericoli di regressione economica dinanzi a cui si trovano l’Italia e l’Europa. La particolare fragilità del nostro paese sta nell’altissimo debito pubblico accumulato nel passato. E’ un peso che – visto il fortissimo rialzo degli interessi sui nostri Buoni del Tesoro e il ristagnare dell’attività economica – rischia di mettere a dura prova l’impegno dello Stato.
E’ perciò indispensabile recuperare la fiducia degli investitori e delle istituzioni europee, operando senza indugio nel senso richiesto. E’ una responsabilità che avvertiamo verso l’intera comunità internazionale, a tutela della stabilità della moneta comune e della stessa costruzione europea, oltre che delle prospettive di ripresa dell’economia mondiale.
Da domani alla fine di aprile verranno a scadenza quasi duecento miliardi di Euro di Buoni del Tesoro e bisognerà rinnovarli collocandoli sul mercato. Tentare in questo momento di evitare un precipitoso ricorso a elezioni anticipate e quindi un vuoto di governo, è un’esigenza su cui dovrebbero concordare tutte le forze politiche e sociali preoccupate delle sorti del paese.
E’ in nome di questa esigenza che ho deciso di affidare al sen. prof. Mario Monti l’incarico di formare un nuovo governo, aperto al sostegno e alla collaborazione da parte sia dello schieramento uscito vincente dalle elezioni del 2008 sia delle forze collocatesi all’opposizione. Lo schieramento vincente ha visto crescere negli ultimi tempi rotture e tensioni al suo interno e ridursi la sua base di maggioranza in Parlamento : come Capo dello Stato ho seguito con scrupolosa imparzialità questo travaglio, rispettando il ruolo del Presidente del Consiglio e del Governo, in uno spirito di leale cooperazione istituzionale.
Non si tratta ora di operare nessun ribaltamento del risultato delle elezioni del 2008 né di venir meno all’impegno di rinnovare la nostra democrazia dell’alternanza attraverso una libera competizione elettorale per la guida del governo. Si tratta soltanto – a tre anni e mezzo dall’inizio della legislatura – di dar vita a un governo che possa unire forze politiche diverse in uno sforzo straordinario che l’attuale emergenza finanziaria ed economica esige. Il confronto a tutto campo tra i diversi schieramenti riprenderà – senza che sia stata oscurata o confusa alcuna identità – appena la parola tornerà ai cittadini per l’elezione di un nuovo Parlamento.
Il tentativo che oggi propongo è difficile, lo so, dopo anni di contrapposizioni e di scontri nella politica nazionale, e di molti inascoltati appelli alla moderazione, a un confronto non distruttivo, a una maggiore condivisione e coesione su scelte e obbiettivi di fondo. Ma, rispettando le posizioni di tutti e le decisioni che in definitiva spetteranno al Parlamento, confido che si voglia largamente incoraggiare nell’incarico di formare il nuovo governo il senatore professor Mario Monti, personalità indipendente, rimasta sempre estranea alla mischia politica, e al tempo stesso dotata di competenze ed esperienze che ne fanno una figura altamente conosciuta e rispettata in Europa e nei più larghi ambienti internazionali.
E’ giunto il momento della prova, il momento del massimo senso di responsabilità. Non è tempo di rivalse faziose né di sterili recriminazioni. E’ ora di ristabilire un clima di maggiore serenità e reciproco rispetto.
Operiamo tutti, nei prossimi mesi, per il bene comune, facendo uscire il paese dalla fase più acuta della crisi finanziaria. Questo, credo, è ciò che l’Italia si augura”.
13 novembre 2011 Discorso del Presidente del Consiglio incaricato Mario Monti nell’assunzione del suo incarico.
“Ringrazio il Presidente della Repubblica per la fiducia accordata alla mia persona con l’incarico di formare il nuovo governo. Intendo adempiere a questo compito con grande senso di responsabilità e di servizio verso il nostro paese. In un momento di particolare difficoltà per l’Italia in un quadro europeo e mondiali turbati, il paese deve vincere la sfida del riscatto, deve tornare ad essere e deve essere sempre di più elemento di forza, non di debolezza di un’Unione Europea di cui siamo stati fondatori e di cui dobbiamo essere protagonisti. I nostri sforzi saranno indirizzati a risanare la situazione finanziaria, a riprendere il cammino della crescita, in un quadro di accresciuta attenzione all’equità sociale. Lo dobbiamo ai nostri figli. Dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignità e di speranza. Mi accingo a questo compito con profondo rispetto nei confronti del Parlamento e nei confronti delle forze politiche. Opererò per valorizzarne l’impegno comune per uscire presto da una situazione che presenta aspetti di emergenza ma che l’Italia può superare con lo sforzo comune. Le consultazioni che svolgerò saranno condotte con il senso dell’urgenza ma con scrupolo. Ritornerò poi dal Presidente della Repubblica quando sarò in grado di sciogliere la riserva con la quale questa sera ho accettato l’incarico. Le voci che sono circolate attinenti ai tempi ed ai nomi sono voci di pura fantasia. Per quanto riguarda i tempi ho già detto che opererò con il senso dell’urgenza quindi saranno i tempi più brevi possibili compatibili con il desiderio di fare un lavoro buono e solido. Vi saluto e vi ringrazio per la Vostra attenzione”
Fonti immagini:
newnotizie.it
telegraph.co.uk
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