Il nuovo Presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti, piace, e piance anche agli italiani all’estero. Sarà per la sua capigliatura bianca, la sua calma e la sua determinazione, che lo rendono saggio e rassicurante, tant’è che Monti, o super Mario, come già è stato ribattezzato da alcuni su Facebook, è una personalità politica che pare mettere d’accordi tutti, anche a Londra.
La sua esperienza in economia, la sua serietà dimostrata in Europa, la capacità e la schiettezza con cui ha sempre affrontato i problemi, sembrano essere alla base del suo successo. Certo è che Monti non ha nulla a che fare con il premier uscente Berlusconi, ne nell’aspetto ne nel comportamento. Monti è come se fosse per molti lo zio ritrovato, il nonno a cui confidare i segreti e le preoccupazioni che hanno gli italiani.
A Londra la notizia è stata presa con molto compiacimento, molti hanno festeggiato la fine della “dittatura berlusconiana” davanti alla televisione come davanti ad una partita di calcio di una finale di un mondiale. Molti italiani si sono dati appuntamento nelle case o nelle piazze per apprendere la notizia della liberazione, come è stata chiamata la fine politica di Berlusconi. Molte persone ancora sui social Network scelgono un posto per andare a fare un corteo sotto l’ambasciata italiana, o ritrovarsi a Trafalgar Square per unirsi come italiani all’estero con speranze uguali dei loro connazionali in Italia. Questo nuovo governo parte con tutte le buone intenzioni, qualche rumore di sottofondo viene dalla destra ferita, ma nulla a che vedere con il boato di speranza che si avverte tra gli italiani oltremanica.
Sulla metropolitana, nei negozi, nei pub, appena si sente parlare italiano si sente solo parlare di cambiamento e di un futuro migliore. Il governo fatto è un governo tecnico, nessun componente viene da un partito, e questo forse è il secondo punto di forza, visto che la gente, tutta, è stanca di politici incalliti e di stagnanti vedute. Ora si punta al futuro, che non sarà certo roseo anzi, Monti e la sua squadra, si trovano davanti un paese distrutto, ferito. Gli italiani all’estero lo sono di conseguenza, molti scappati per colpa di un paese sanguinante e senza un futuro.
Ora gli italiani a Londra sperano di non essere più derisi come il paese del Bunga Bunga, ma considerati per le doti di italiani quelli veri, quelli che ogni mattina lottano per un lavoro perchè hanno voglia di lavorare, che lottano per i loro diritti di italiani, anche all’estero, vogliono entrare in un pub e non essere apostrofati come gli italiani del presidente che non segue la costituzione ma insegue le minigonne.
Anche a Londra, i gruppi politici e non, sono tutti uniti per costuire sulle macerie un nuovo futuro, nella speranza che gli italiani all’estero si sentino meno soli, e che loro sono una parte importante e che l’Italia grazie a loro non si è fermata a Eboli, ma è andata oltre. Gli italiani di Londra faranno sentire sicuramente il loro affetto e il loro calore al nuovo Presidente del Consiglio che non mancherà di ricordarli nel proprio lavoro. The party is over, la festa e’ finita, tutto è da rifare, c’è bene poco da ridere, ora si deve solo lavorare tutti per costruire un’Italia migliore, anche all’estero.