Europa Alternative Reali: Congresso europeo per il cambiamento

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Con l’Europa tormentata dalla piú grave crisi economica, o meglio finanziaria, del dopo guerra, il ritornello piú diffuso tra i leader politici continentali è divenuto un mortificante “non ci sono alternative”.

Non ci sono alternative all’obbedienza verso le istituzioni economico-finanziarie mondiali che impongono indiscriminati tagli al bilancio e lo smantellamento del modello sociale europeo, limitando di fatto il potere decisionale di governi democraticamente eletti, ponendo cosí un limite alla sovranitá degli stati europei.

Oggi ci troviamo infatti di fronte a due tendenze opposte: da un lato vi sono la maggioranza dei cittadini europei che non nutrono piú fiducia nei confronti dell’Unione europea e vorrebbero addirittura abbandonarla. Dall’altro troviamo le dinamiche economiche che spingono sempre piú verso la creazione di una sovranitá di tipo europeo.

Gli stati europei non hanno avuto il coraggio di cedere parti significative del proprio potere sovrano all’Unione. Al di lá delle specifiche opinioni sulla necessitá di un’Europa unita, é chiaro che gli stati nazionali stanno oggi perdendo la propria sovranitá e data la mancanza di un’Europa federale, questa viene ora ceduta nelle mani del mercato, della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale, per non parlare di Goldman Sachs.

Nel tentativo di superare questo evidente deficit democratico, oltre cento organizzazioni da tutta Europa si incontreranno il 30 novembre a Bruxelles per denire un percorso  transnazionale di alternativa basato sulla partecipazione, la solidarietà, e il controllo democratico sull’economia e la nanza.

Il Congresso europeo per il cambiamento che si terrá presso il Parlamento europeo vuole essere un’opportunità di aggregazione transnazionale per contribuire alla costruzione di strutture più efcaci di attivismo europeo con lo scopo di denire alternative reali allo status quo economico, politico, e sociale.

L’incontro è parte del progetto People Power Participation, organizzato da European Alternatives con il supporto della Commissione Europea con l’intento di coinvolgere migliaia di cittadini da tutto il continente per discutere di possibili azioni comuni orientate alla difesa dei diritti civili e collettivi.

Il progetto ha visto l’organizzazione di consultazioni in sei nazioni europee  (Regno Unito, Francia, Italia, Bulgaria, Romania e Spagna) su sei delle tematiche prioritarie individuate dal Programma di Stoccolma (libertá d’informazione, diritti dei lavoratori, politiche di migrazione e di asilo, diritti dei Rom, diritti gay, legalitá e lotta alla criminalitá organizzata in Europa).


Un’ottima occasione di confronto tra politici, decision-makers e comuni cittadini per discutere di quelle riforme europee assolutamente necessarie per democratizzare lo spazio europeo e per restituire ai cittadini il controllo sulle principali decisioni economiche e politiche.Oltre a comuni cittadini che hanno partecipato alle consultazioni nazionali, al congresso europeo per il cambiamento prenderanno parte anche vari rappresentanti di organizzazioni della societá cvile, nonché alcuni membri del Parlamento Europeo, tra cui Sonia Alfano, Marie-Christine Vergiat, Helene Flautre, Pervenche Beres, Judith Sargentini, Delli Karima e Vittorio Prodi.

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