SCRIVETECI LE VOSTRE LETTERE DI NATALE SARANNO PUBBLICATE
se avete un bambino fategli scrivere la lettera di Natale e sarà pubblicata
Iniziativa del magazine italoeuropeo per non perdere le vecchie e care tradizioni
a Office@italoeuropeo.co.uk
non saranno accettate lettere offensive o con parole scorrette
MI CHIAMO MATTIA HO 4 ANNI E ABITO IN PROVINCIA DI VARESE CON LA MIA MAMMA LAURA E IL MIO PAPA’DAVIDE.
TI SCRIVO QUESTA LETTERA PER CHIEDERTI QUEST’ANNO,SEMPRE SE TI E’ POSSIBILE, DI FARMI AVERE IN DONO…IL CAMION E LA MACCHINA DEI TRANSFORMERS,UN GIOCO DELL’UOMO RAGNO E UN LIBRO DA LEGGERE E COLORARE…AVREI UN’ALTRA RICHIESTA DA FARTI,LA PIU’ IMPORTANTE…TI CHIEDO DI PORTARE PACE E SERENITA’ A TUTTI I BAMBINI DEL MONDO CHE SOFFRONO…GRAZIE…IN CAMBIO TI PROMETTO DI COMPORTARMI SEMPRE BENE ,DI NON FARE TROPPI CAPRICCI E DI ASCOLTARE MAMMA E PAPA’…AH DIMENTICAVO…STO PREPARANDO IL CAMINO PER IL TUO ARRIVO 🙂 :)…TI ASPETTO CON GIOIA E TREPIDAZIONE. MATTIA.
“… Caro babbo natale io sono Matteo e ho 8 anni e vivo nella periferia di Milano nella zona della Bovisa tra palazzi grandi e tanto traffico. Vorrei trovare sotto l’albero un cagnolino, non importa se maschio o femmina, l’importante che sia senza pelo, perche papa’ e’ allergico ai peli. Poi vorrei trovare una bambola per mia sorella e una nuova macchina per il papa’. Per la mamma vorrei che tu le facessi trovare lavoro perche’ e’ sempre triste. Siccome sono stato bravo a scuola in questi ultimi tempi vorrei che tu mi portassi anche una macchina telecomandata tu sai a quale mi riferisco. ora non mi ricordo cosa chiederti ancora, quando me lo ricordo ti riscrivo ciao Matteo…”
Matteo di Milano
Caro babbo Natale io sono Giacomo sono grande ma ti scrivo lo stesso, per Natale vorrei che il mio paese sia diverso da come e’. Vorrei andare al lavoro senza la paura di perderlo, vorrei dare ai miei figli la sicurezza di un’italia migliore.
Vorrei non sapere che il mio vicino di casa non sa se fare un figlio o no perche non sa se lo puo’ mantenere, perche’ stenta ad arrivare alla fine del mese.
Vorrei lavorare sereno pagare cio’ che mi aspetta e il resto darlo ai miei figli, non sapere che lavoro per lo stato e basta.
Mi sento un po’ stupido a scrivere perche’ so che non esisti, ma se scrivo a chi dovrei scrivere non riceverei nessuna risposta almeno so che tu non mi prendi in giro.
Ora vado da mio figlio non so se potro’ accontentarlo per il regalo che vorrebbe, ma ci proveremo, almeno per lui deve essere un Natale normale….”
Giacomo da Parma.