Il Golf e’ un gioco con regole molte complesse, ma non difficili. Un disciplina che se non si rispettano le regole e i termi adeguati non e’ possibile giocare e soprattuto vincere.
Ci vuole calma, precisione, astuzia, e tanta volonta’, E’ uno sport che ti affascina fin da quando scendi nei green e ti senti avvolto dalla natura, uno sport per stare in gruppo e passare piacevole giornate. Molti pensano che il golf sia uno sport da ricchi,in certi casi lo e’ hai grandi livelli, ma ormai non e’ piu’ cosi.
Con i moltissimi corsi per giocatori alle prime armi amatoriali e’ semplice affittare il materiale necessario per colpire la pallina, anche per una giornata. Quello che ci vuole nel golf oltre alla naturale passione e’ la calma e usare bene la testa ,perche’ e’ uno sport molto rilassante, ma anche di logica e di studio degli avversari. Di seguito alcuni temini per chi volesse capire qualcosa di piu’ sul golf.
BASTONI – Sono gli attrezzi che servono per colpire la palla. Sono di diversi tipi: i legni, i ferri, i cosiddetti «ibridi» (tra ferri e legni, di recente introduzione), i putter. Sul campo si possono portare fino a 14 bastoni. Usarne uno in più comporta la squalifica. La numerazione di ferri e legni parte dal più lungo con il numero più basso (per esempio il ferro 2 è più lungo del ferro 6) e con l’inclinazione della faccia (opvvero illoft) più bassa (per esempio: il ferro 2 ha una faccia con un loft di 21 gradi, il ferro 6 ha un loft di 36 gradi). I ferri (o i legni) più lunghi e con minor loft producono maggiore distanza di quelli corti e con maggiore loft. Discorso a parte per gli ibridi, nati per facilitare il gioco lungo di solito effettuato con i legni: sono meno lunghi dei legni e usati in alternativa proprio ad essi. Anche gli ibridi si possono scegliere con differenti loft.
BIRDIE – Quando si completa una buca con un colpo in meno del par (per esempio: in 4 colpi su una buca par 5).
BOGEY – Quando si completa una buca con un colpo in più delpar (per esempio: 6 colpi su una buca par 5).
BUCA – E’ l’intero tracciato dal tee di partenza al green ma anche, ovviamente, l’obiettivo finale (di 10,8 cm di diametro e profondo almeno 10) sul green. Un giro regolare è di 18 buche, in un torneo si giocano 4 giri di 18 buche.
BUNKER – É un’area con fondo sabbioso, un ostacolo realizzato per rendere impegnativo il tracciato . Possono essere lungo il fairway o a difesa del green.
DRIVER – E’ il legno più lungo, quello che permette la maggior distanza. Viene usato dal tee di partenza.
DROPPARE – In alcuni casi le regole permettono o impongono di “droppare” la palla. Significa che viene raccolta, tenuta in mano e lasciata cadere con il braccio parallelo al terreno.
EAGLE – Un buca conclusa in due colpi meno del par
FAIRWAY – La parte del tracciato fra l’area di partenza e ilgreen nella quale l’erba è rasata.
FLAPPA – Nel gergo golfistico, quando la testa del ferro colpisce troppo profondamente il terreno prima della palla, «scavandone» una zolla molto consistente: il risultato è una palla che va poco (spesso molto poco) lontano.
GREEN – Area con taglio di erba bassissimo dove è posta la buca. In quest’area si utilizza il putter per imbucare la palla.
GRIP – L’impugnatura del bastone e, anche, il modo di impugnarlo
HANDICAP – Numero di colpi di «vantaggio» di un giocatore rispetto al campo. In Italia va da un massimo di 36 colpi a scendere fino a zero. Se un giocatore ha handicap 20, significa che ha 20 colpi di «abbuono» per giocare il campo. Di conseguenza, completando 18 buche su un campo (che normalmente ha par 72) in 92 colpi, avrebbe rispettato il proprio livello di gioco e raggiunto il «suo» par. Più il giocatore nelle gare migliora i propri risultati, più l’handicap si abbasserà. Allo stesso modo, giocando sopra il proprio par in gare ufficiali, il suo handicap si alzerà. Il meccanismo permette di poter far giocare giocatori di livello diverso dando anche al meno bravo la possibilità di vincere. Se il giocatore con handicap 20 gioca infatti con uno più bravo che ha handicap 5, il primo ha 15 colpi di in più del secondo per giocare il campo. Il meccanismo vale per i dilettanti. I professionisti, ovviamente, non hanno colpi di «abbuono».
LEGNI Alle origini testa di questi bastoni era in legno. Il nome è rimasto, ma ora i materiali usati sono acciaio, carbonio, titanio e altre leghe metalliche. Come i ferri, hanno dei numeri diversi a seconda della lunghezza dello shaft (la canna) e dell’inclinazione della faccia. I numeri più bassi hanno shaft più lunghi e producono colpi più lunghi. Rispetto ai ferri dello stesso numero permettono distanze maggiori.
PAR Numero di colpi per terminare una buca. Le buche di un percorso possono essere Par 3, Par 4 e Par 5 secondo alcuni parametri di lunghezza. Dalla somma dei singoli Par deriva il Pardel campo (normalmente definito a 72 colpi ma a volte 71)
PUTTER Il bastone utilizzato sul green. Ne esistono di tipi diversissimi, soprattutto per quanto riguarda la testa. Due i tipi fondamentali per lo shaft: quello classico e quello lungo, meno diffuso, che si utilizza con una tecnica diversa.
ROUGH Il terreno ai bordi del fairway, dove l’erba è più alta. Solitamente c’è un primo taglio di erba leggermente più alta di quella del fairway poi, più lateralmente, erba tagliata a un livello più alto o, a volte, non tagliata per niente, come in alcuni tornei dei professionisti.
SWING E’ il movimento che permette di effettuare il colpo.
TEE E’ l’area di inizio del gioco, è rettangolare e delimitata frontalmente e lateralmente da due indicatori di partenza. Si chiama tee anche il supporto di plastica o legno che serve a sostenere la palla nel primo colpo dall’area di partenza
WEDGE Nome che indica i ferri più corti, utilizzati per i colpi di minore distanza: il pitching wedge si utilizza fino circa 100 metri dall’obbiettivo ( i colpi di avvicinamento al green si chiamano pitch); il sandwedge (dasand, sabbia) si utilizza dai bunker o fuori ma per distanze più brevi rispetto a quelle del pitching wedge. Il lob, con un loft molto alto (dai 60 gradi) permette colpi ravvicinati e di alzare la palla sopra ostacoli molto vicini.