Si acuiscono le tensioni nel Golfo Persico dopo che i generali dell’esercito iraniano annunciano di aver sperimentato con successo due missili a lungo raggio che potrebbero essere in grado di colpire fino in israele e la tv di stato segue le esercitazioni in diretta. Nello stretto di Hormutz una rotta fra le più importanti al mondo dove passa il 40 % del petrolio greggio del mondo la marina si sta esercitando a bloccare la navigazione dalla flotta americana a distanza in Barein, dove passa il 40 % del petrolio greggio del mondo.
Nel loro insieme sono tutte provocazioni contro la comunità internazionale che teme il programma nucleare iraniano. «Abbiamo lanciato un missile a lunga gittata costa-mare denominato Qader (la cui precedente versione aveva un raggio d’azione di 200 chilometri), che è riuscito a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo», ha scritto l’agenzia iraniana citando il vice comandante della Marina Mahmoud Mousavi. Il presidente Obama ha appena firmato una nuova serie di sanzioni che renderanno praticamente impossibile all’Iran vendere nel mondo il petrolio, la sua prima fonte di reddito. Non è esclusa la probabilità che l’Europa si unisca a queste sanzioni.
Preoccupa anche l’annuncio che nelle centrali nucleari del paese è stata prodotta la prima barra di uranio arricchito al 20% Un componente fondamentale per la realizzazioni di reattori nucleari: per ora è sarebbe stata inserita all’interno del nocciolo di una struttura utilizzata per la ricerca, ma in futuro potrebbe servire ad alimentare centrali dal momento che le sanzioni internazionali vietano a Teheran di acquistare le barre sul mercato.
Fonte immagini: blog.panorama.it
merriam-webster.com