IL DODECANESO ITALIANO

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Il dodecaneso italiano I

Luca Pignataro
IL DODECANESO ITALIANO (1912-1947)
I – L’occupazione iniziale: 1912-1922
Edizioni Solfanelli


    Il primo volume esamina gli sviluppi dell’ordinamento giuridico delle isole sotto l’occupazione provvisoria (1912-1923), poi divenuta piena sovranità dell’Italia (dal 1923 alla seconda guerra mondiale), col passaggio da un’amministrazione diretta da militari a una di funzionari civili, evidenziando le sfere di autonomia di cui godettero sino al 1936 le tre comunità insulari: greca ortodossa (numericamente preponderante), turca musulmana, israelita sefardita (di quest’ultima viene delineata anche la situazione successiva alle leggi razziali del 1938).
    Il libro passa poi a descrivere in quali ambiti le autorità militari italiane decisero a partire dal 1912 di intervenire nella realtà locale, organizzando in molti casi ex novo i servizi pubblici e riuscendo a superare il difficile periodo della prima guerra mondiale, per poi doversi confrontare con l’irredentismo ellenico.
    Nel 1920, quando sembrava che solamente Rodi e Castelrosso sarebbero rimaste all’Italia, venne introdotta l’amministrazione civile: l’autore prende in esame le proposte di statuto elaborate dai governatori italiani per garantire una certa autonomia all’isola di Rodi. Nel 1922 tuttavia la catastrofe greca in Asia Minore e l’avvento al governo di Mussolini a Roma e di Kemal in Turchia avrebbero segnato il vero punto di svolta: tutto il Dodecaneso sarebbe divenuto definitivamente italiano.



Luca Pignataro, nato a Roma nel 1973, si è laureato in Lettere presso l’Università di Roma La Sapienza ed ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia, politica e rappresentanza degli interessi nella società italiana e internazionale presso l’Università degli Studi di Teramo. Ha conseguito il diploma della Scuola biennale dell’Archivio di Stato di Roma e di quella dell’Archivio Segreto Vaticano. È docente a tempo indeterminato di italiano, storia e geografia presso le scuole secondarie.
    Suoi articoli e recensioni sono stati pubblicati da qualificate riviste di studi storici quali “Clio”, “Nuova Storia Contemporanea”, “Le carte e la storia”, “Nuova Rivista Storica”, “Rivista di Studi bizantini e neoellenici”, “La nuova Europa”, “Nova Historica”. Le sue ricerche storiografiche hanno riguardato le isole Ionie nel periodo napoleonico, la Slovenia nella prima metà del Novecento, la Resistenza cattolico-liberale in Emilia, la crisi del movimento cattolico italiano negli anni Cinquanta, l’Ungheria dal 1945 al 1956.
    Si è interessato alle vicende della presenza italiana nel Dodecaneso sin dal 2000, pubblicando su tale argomento diversi articoli nel corso degli anni e intervenendo alla XXX conferenza annuale della American Association of Italian Studies, svoltasi nel 2010 presso la University of Michigan nella città di Ann Arbor (USA), con una relazione dal titolo Il Dodecaneso italiano fra politica e cultura.
    La sua tesi di dottorato, Il Dodecaneso italiano 1912-1947. Forme istituzionali e pratiche di governo, nel 2011 ha ricevuto il premio della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia.