La nascita del programma VEGA Dai primi anni ’90 l’Agenzia Spaziale Italiana, partendo dal progetto di potenziamento e italianizzazione dello Scout della società americana Loral Vought utilizzato numerose volte dall’Italia per i lanci di satelliti italiani dalla Base di lancio di Malindi in Kenya, ha cominciato a studiare su base nazionale la possibilità di sviluppare un vettore di lancio di piccoli satelliti in orbita bassa complementare al già affermato Ariane 4 operante soprattutto nella fascia di mercato di satelliti in orbita geostazionaria.
Successivamente l’interesse su un piccolo lanciatore europeo fu spinto soprattutto dadue fattori: il trend generale verso piccole missioni, e la possibilità, emersa grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e strutture industriali, di puntare a costi contenuti per le fasi di ricerca, sviluppo e utilizzo. Verso il finire degli anni novanta l’Italia, forte degli studi condotti sul piano nazionale e di favorevoli indagini di mercato, si fece promotrice della europeizzazione del programma nazionale di un piccolo lanciatore basato sulla propulsione solida, tecnologia in cui l’Italia aveva già acquisto un ruolo primario in Europa attraverso il coinvolgimento del proprogramma Ariane.
La prima fase dello sviluppo VEGA fu approvata dal Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) del giugno 1998 nell’interesse strategico di complementare la famiglia dei Lanciatori ESA e mantenere un capacità Europea di accesso allo spazio autonomo e flessibile e con l’obiettivo di riferimento di lanciare carichi utili della classe di 700 kg in orbita elio-sincrona a 1200 km di quota dalla base di lancio di Kourou nella Guyana francese. Successivamente, al Consiglio dell’ESA di dicembre 2000, a valle di ulteriori e aggiornate analisi di mercato e di accordi programmatici con l’Agenzia Spaziale francese CNES e l’ESA, venne approvato il completamento dello sviluppo (il cosiddetto “step 2”) con l’obiettivo di riferimento di lanciare carichi utili incrementato fino di1.500 kg in orbita polare elio-sincrona a 700 km di quota. Parallelamente, sempre a dicembre 2000 e con l’obiettivo strategico di consolidare le competenze sistemistiche e di propulsione solida sviluppate in Italia e per gestire il ruolo di Primo Contraente del contratto industriale di sviluppo a guida italiana, venne costituita la società ELV partecipata da Avio e Asi rispettivamente al 70 e 30 %.
La fascia delle prestazioni del lanciatore VEGA
Il piccolo lanciatore VEGA è stato progettato per poter garantire una estrema flessibilità di utilizzo; la vasta gamma di missioni interessate, dall’orbita polare a quella equatoriale, fanno sì che il lanciatore sia in grado di soddisfare diversi requisiti di inclinazione dell’orbita tra 5.23 gradi e l’orbita elio-sincrona, a quote diverse tra 300 e 1.500 km e con un carico utile tra i 300 e i 2.000 kg. L’obiettivo di riferimento VEGA è in grado di assicurare è la capacità di portare in orbita sino a 1.500 kg a 700 km in orbita polare elio-sincrona, con un’accuratezza che sia migliore di 10 km per la quota, 0.05° per l’inclinazione e 0.1° di nodo ascensionale. Il vettore è stato progettato per avere un coefficiente di affidabilità non inferiore al 98 %;
Il programma di sviluppo ESA
I Il programma di sviluppo del piccolo lanciatore VEGA è un programma opzionale dell’ESA gestito nell’ambito del Direttorato ESA dei Lanciatori. Le attività di sviluppo sono state organizzate in tre distinte aree di progetto, coordinate da un Capo Programma ESA, relative a: – lanciatore – P-80 (motore a propulsione solida del primo stadio e dimostratore di tecnologie applicabili anche a future evoluzioni dei booster di Ariane 5) – il segmento di terra.
Le aree di progetto sono gestite attraverso tre contratti industriali assegnati rispettivamente a ELV, Avio, con Europropulsion (società partecipata al 50% tra Avio e la francese Snecma) come Co-contraente e Vitrociset.
I costi del programma
I costi totali sostenuti per il programma di sviluppo VEGA, inclusivi dello sviluppo del lanciatore, del segmento di terra e del motore P-80 ammontano a oltre 700 milioni e. Avio ha fornito un contributo industriale, attraverso un finanziamento di circa 70 milioni e, allo sviluppo del P-80 ex L. 808/85 del Ministro per lo Sviluppo Economico I costi stimati per il programma VERTA, comprensivi del contributo alla fase iniziale di esercizio con i primi cinque voli di VEGA e le relative attività di supporto, è stimato intorno ai 400 milioni.
2012 all’insegna dello spazio e l’Italia sara’ protagonista
Il 2012 sara un anno speciale per l’Europa spaziale, e in molte missioni l’Italia sara’ protagonista.
Si parte il 9 Febbraio con la prima tappa importante, il lancio del nuovo VEGA. Il progetto e’ nato in italia su iniziativa del prof Luigi Broglio dell’Universita’ la Sapienza di Roma, e poi dall’agenzia spaziale Italiana ASI che lo ha sostenuto in ambito europeo che lo ha fatto diventare un programma dell’Esa. L’Italia rimane il primo sostenitore finaziario per il 65% . LEGGI L’ARTICOLO