E’ uno dei simboli della rivoluzione industriale inglese, un monumento storico caro agli inglesi, testimonial di molte campagne pubblicitarie e copertina di uno dei degli album piu famoso dei Pink Floyd “Animals”.
Battersea Power Station la vecchia centrale elettrica di Londra, la grande centrale elettrica in disuso dal 1980 sulle rive del Tamigi,forse verra’ smantellata e al suo posto sorgera’ un palazzo con più di 1200 appartamenti di lusso, valore commerciale di quasi mezzo miliardo di sterline. Ma non e’ detta l’ultima parola.
Il governo ha provato a metterci le mani piu’ volte, ma i costi sono colossali da sostenere. Allora che fare? Non e’ facile prendere una decisione perche ‘ in gioco c’e un elefante di mattoni, tra le altre cose ‘edificio di mattoni più grande d’Europa, che ha fatto un’epoca importante per Londra e vederlo cadere e’ una cosa che agli inglesi, e non solo, dispiace.
Ma per un simbolo che cade, c’e un simbolo che nasce ed e’ lo Shard, simbolo della ripresa economica di Londra, o meglio il tentativo di ripresa economica. Intanto la centrale e il nuovo nato sono li ,il vechhio e il nuovo, la storia e la modernita’ che convivono insieme in una citta’ come Londra che distorge e modella la sua architettura tra la tradizione e il futuro. Quello che sappiamo ora e’ che ci sono molte proposte, il petroliere russo Roman Abramovich per costruirci un nuovo stadio per il suo Chelsea (mantenendo in qualche modo inalterate le strutture esterne). Ma non se n’è fatto niente.
La proposta dell’agenzia Harris è più semplice: tirare giù tutto e ripartire da zero, costruendo alloggi di lusso, un ristorante sul tetto con vista sul fiume, negozi. Per i fan dei Pink Floyd e’ un monumento che non si deve toccare.
Molte insomma sono le persone che sono affezionate a questo elefante dormiente sorretto da impalcature, come un vecchio dal suo bastone, vederlo cadere e morire definitivamente sarebbe come cancellare un passato che le generazioni future non vedranno mai. Ecco perche’ la decisione e’ cosi sofferta ed e’ ancora al vaglio di studi.
Una curiosita’ l’architetto che disegno la battersea power station, fu Giles Gilbert Scott, lo stesso che ha firmato le caratteristiche cabine telefoniche rosse – anche queste passate in disuso, ma che nessuno pensa di toglire dalle strade anche se in disuso. Speriamo che il Battersea Power station possa rivivere altri anni di gloria come simbolo vivo di una citta’ ancora in forte espanzione.