Le conseguenze dell’inquinamento di petrolio nel fiume Guarapiche,

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inquinamento

Stato Monagas, Venezuela 

Ho avuto nelle mie mani il documento che credo sia senza dubbio la spiegazione più completa, coerente ed educativa che illustra il disastro ambientale dovuto allo sversamento di petrolio nel fiume Guarapiche, Stato Monagas, in Venezuela.

Si tratta di “Un approccio scientifico al problema dello sversamento nel Bacino di Guarapiche”di Antonio Machado-Allison[1], dove l’autore fornisce tutte le basi scientifiche del Bacino di Guarapiche – San Juan, cogliendo l’occasione per precisare e chiarire i dubbi rispetto alle dimensioni del disastro.

Il lavoro ci mostra i punti forti del Bacino, come sono la sua fauna diversa a quella del fiume Orinoco, con oltre 200 specie di pesci, quattro delle quali sono endemiche (unica al mondo), le sue foreste costiere costituite da un elevata biodiversità che fornisce cibo, riparo e protezione ad una ricca fauna selvaggia.

Machado-Allison dice sullo sversamento: “Come era previsto il petrolio non soltanto influirà sul Guarapiche e il Fiume San Juan, ma uscirà sul golfo di Paria e dovuto all’effetto delle correnti si sposterà a nord influenzando le aree così lontane come quelle delle coste di Trinidad”. In questa ricerca è evidente che, oltre alla fauna e alla flora, lo sversamento colpirà anche ai venezuelani della etnia Warao. Siamo sicuri che tali catastrofi si possono evitare con un migliore monitoraggio e piani efficaci per queste contingenze.

L’incidente avvenuto nei fiumi, a differenza di terra, si sposta rapidamente verso le valle, colpendo banche dovuto a che la pellicola superficiale di idrocarburo è “sdraiata” da acque più lente (prodotta in controcorrente) ai bordi del canale del fiume. Questa pellicola si deposita sulle terra, foglie e radici di piante rivierasche causando danni immediati. In sintesi, si può supporre che gli effetti principali dell’inquinamento dovuto allo sversamento di petrolio in questo importante ecosistema è la morte di organismi rimasti a contatto con il petrolio.

Cambiamenti immediati e a lungo termine si potranno notare nella qualità dell’acqua. Riduzione di ossigeno disciolto, aumento di CO2 e della temperatura, la riduzione di trasparenza impedendo l’accesso della luce e la fotosintesi nelle alghe e piante sommerse. L’acqua non adatta al consumo umano o animale.

E, la cosa più preoccupante, la perdita di biodiversità che è ironicamente una riserva forestale protetta dallo stato e le leggi in Venezuela. Per accedere e scaricare questa importante ricerca, visitare: Gustavo Carrasquel / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia