Londra- alla Wellcome Collection c’e una mostra particolare e rara sui cervelli appartenuti a criminali e uomini famosi.
Tra i cervelli in mostra c’e’ ne uno che ha cambiato il modo di vedere e capire la natura e la nostra vita :il cervello di Einstein una delle menti, piu’ prestigiose del secolo, se non l’unica.
Dopo la morte del grande scienziato, il corpo fu’ cremato e le sue ceneri disperse, il cervello invece fu risparmiato e tagliato in 240 pezzi per studiarne i segreti e capirne il funziaonamento. Oggi lo possiamo vedere alla Wellcome Collection di Londra, e’ sicuramente una emozione ammirare quelle parti di cervello da dove e’ nata la formula piu’ famosa al mondo, E=mc2 e straordinarie teorie che hanno rivoluzionato il pensiero dell’ uomo, come la relativita’ generale.
Fa immpressione vedere quelle piege del cervello che hanno pensato, ragionato, creato, e pensare che all’interno di quelle curve i segnali elettrici di un ragionamento viaggiavano ad una velocita’ fuori dal comune per tradursi poi in formule matematiche c’e davvero da stupirsi.
photo Una foto e un modello del cervello di Einstein
Eppure all’apparenza il cervello di Einstein sembra uguale agli altri che sono esposti, e nulla fa pensare al genio icona della scienza. Ma qualcosa di diverso in quel cervello ci doveva essere per riuscire a fare delle teorie e intuizioni cosi vere e sostanziali. La mostra e’ un viaggio nella storia del cevello umano, gli studi fatti , l’evoluzione medica che c’e stata fino ad oggi per studiare questa massa gelatinosa che assomiglia ad una noce con due lobi e una struttura ondulata.
Come funziona il suo interno? Un mistero ancora oggi da svelare. Rispetto a tutti gli altri organi del corpo il cervello e’ quello di cui si conosce meno, una teoria sostiene che per studiare il cervello bisogna usare il cervello e questa contraddizione puo’ indurre ad un problema sul come capire un funzionamento iterno che e’ frutto proprio del suo funzionamento. Per capire meglio il cervello bisognerebbe studiarlo su un paziente vivo ( come del resto per gli altri organi) ma l’impossibilita’ rende arduo questo metodo che deve essere fatto su pazienti morti, eseguendo l’esame autoptico.
Comunque molto e’ gia’ stato fatto in merito al cervello e qualcosa si e’ capito, ma molto c’e’ da scoprire della mente umana, delle sue connesioni, di come nascono certi pensieri, e cosa sono in realta’ i sogni durante la fase del sonno e come fa’ il cervello a concretizzare certe realta’ virtuali? Il cervello di Einstain dopo il suo sezionamento non ha rivelato i risultati sperati, in altre parole non ha riverlato particolari segreti o particolari segni di doti geniali, e’ stato come sezionare un cervello appartenuto ad un uomo comune, o a un criminale, non rilevando particolari importanti su cui possiamo asserire la natura della sua genialita’. La mostra ci da solo la possibilita’ di ammirarlo da vicino e di immaginarlo al lavoro, pensante, creativo e bizzarro.
L’intinerario e’ un viaggio dentro ad un organo eccezionale, la centralina della nostra vita senza la quale sarebbe impossibile fare qualsiasi gesto, come afferrare gli oggetti, camminare, ridere, pensare, amare. Una curiosita’ insieme al cervello di Einstain c’e’ ne uno di una donna che mise a disposizione il suo per la scienza per dimostrare l’uguaglianza tra uomo e donna in un periodo in cui le differenza tra i sessi erano piu’ marcate che oggi.
Quello della donna fu’ un gesto coraggioso per l’epoca, un gesto grazie al quale si apri’ per la prima volta nella storia lo studio e l’atenzione sul cervello e se oggi e’ stato possibile fare questa mostra e’ grazie anche a questa donna di cui e’ rimasto solo la sua parte pensate.
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Wellcome Collection è una meta turistica gratuita per inguaribili curiosi. Situato a 183Euston Road, London, esplora le connessioni tra medicina, la vita e l’arte del passato, presente e futuro. Il locale offre ai visitatori mostre contemporanee e storiche e collezioni, vivaci manifestazioni pubbliche, di fama mondiale Biblioteca Wellcome, una caffetteria, un bookshop e strutture per conferenze.