Ancora un giovane atleta e’ morto di infarto durane gli allenamenti. Ancora una vittima dello sport, a poche settimane dalla scomparsa del giovane Italiano Morosini.
Oggi la morte ha stroncato la vita al norvegese Alexander Dale Oen, l’anno scorso vinse il campionato del mondo di rana a Shanghai sui 100 rana, precedendo l’azzurro Fabio Scozzoli. Che ha commentato così sulla sua pagina Facebook: “Non posso credere a questa notizia. Siamo troppo giovani per morire.
Tutto il mondo del nuoto è stato colpito dall’improvvisa scomparsa del campione del mondo dei 100 rana. «Senza parole.. R.i.p. Dale Oen!!», ha scritto su twitter Filippo Magnini. «Non ci posso credere è morto Dale Oen!!», gli ha fatto eco il compagno di allenamenti Luca Dotto.E’ stato trovato riverso nel pavimento del bagno ieri sera poco prima delle 20 dal compagno di stanza che aveva bussato senza ricevere risposta. Immediati i soccorsi del medico della nazionale, l’ambulanza è arrivata dopo 6 minuti ma Oen è stato dichiarato morto alle 21, in ospedale.
Ecco ancora una vittima, ecco ancora una morte inaccettabile che pone molti interrogativi. Un’altro giovane sportivo morto sembra che lo sport faccia piu’ vittime degli incidenti stradali, perche’? Troppo stress? Troppa presssione sugli atleti? interrogativi che ci 
siamo fatti anche per la morte di Morosini e per gli altri atleti morti prima di lui. Si rimane impotenti e increduli, lo sport che dovrebbe fare bene alla fine distrugge? Ma no, non diamo la colpa allo sport, ma allora a cosa? Perche’ una spiegazione ci deve essere da qualche parte, perche’ tutti questi giovani muoioni e per di piu’ sportivi? Ci sara’ una pur minima connessione logica tra sport, stress sportivo, tensioni sportive ecc.
Ci deve essere perche’ il viso pulito di Oen, come degli altri ci dice che non e’ possibile morire cosi’ a quell’eta’, no non e’ possibile. Gia ma vallo a dire alla signora morte di noi tutti signora e padrona.
