L’Italia trema e lo fa in Emilia Romagna e nel milanese. Dopo il terremoto di magnitudo 6.0 della notte che ha provocato la morte di sei persone, alle 15.18 circa la terra è tornata a tremare in Emilia e ha provocato crolli di cornicioni ed edifici lesionati (compresa la Torre dei Modenesi). (foto Ansa)
Come il terremoto dell’Aquila. Anche se, fortunatamente, le conseguenza sono molto meno gravi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esplicita “vivo apprezzamento a coloro che sono impegnati sul territorio nelle operazioni di soccorso e nella gestione dell’emergenza”.
Da Chicago, dove partecipa al vertice della Nato, il presidente del Consiglio Mario Monti ha espresso la sua “vicinanza alle popolazioni delle zone colpite” e il “sentito cordoglio alle famiglie delle vittime”, per poi assicurare che “sarà fatto tempestivamente tutto quello che è necessario nelle circostanze”.
Accanto ai lutti e alla tragedia una piccola speranza di nome Vittoria di cinque anni rimasta sotto le macerie per due ore, ma viva. I vigili del fuoco l’anno estratta grazie ad una telefonata da parte di un parente che si trovava a New york. Una piccola nota colorata nell’inferno di una Domenica di morte e distruzione.
I soccorsi sono stati tempestivi, ma i crolli sono stati purtroppo troppo enormi e devastanti, si cercano ancora i corpi sotto le macerie e si temono altri crolli in serata e durante le notte. (foto Corriere)
Si continua a scavare e a lavorare per lottare con le ore e il mal tempo che e’ previsto nei prossimi giorni a partire gia’ da domani, Molti edifici storici non esistono piu’ come il castello Estense, simbolo di Ferrara. “I danni al patrimonio culturale, ad una prima ricognizione, risultano notevoli – fa sapere il Ministero dei beni e delle attività culturali – Si stanno organizzando apposite squadre per le verifiche più accurate in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile”.