Articolo del Sottosegretario Dassù L’ “Europa combatte per la sopravvivenza”: la crisi economica in Europa, effetto anche di una pesante crisi finanziaria internazionale, è una crisi politica.
Paesi dell’Unione come la Grecia dimostrano di essere il paradigma drammatizzato di quanto sta capitando all’Europa mentre il voto, espressione della più alta forma di democrazia, in non pochi paesi europei, rivela, anche in forme significative, una forte “disaffezione” nei confronti dell’ “Europa dei sacrifici” e dell”austerità” e rischia di travolgere, se non si riesce a correre ai ripari (che significa uscire dal tunnel della crisi) la ”traballante” impalcatura europea.
E’ il realistico panorama che è al centro dell’analisi del numero in edicola dal 4 giugno della rivista ”Longitude” diretta da Pialuisa Bianco che titola così il suo editoriale: ”..votando per la nostra stessa morte”. In questo momento in Europa – scrive Bianco – come dimostra l’avanzata di movimenti di protesta e di forze politiche estreme, “nessuno vuole accettare i sacrifici, mentre il problema è comprendere che questi stessi sacrifici portano ad una via d’uscita: si tratta di una strada spinosa che porterà fuori dal guado. L’alternativa è altrettanto onerosa ma porta al tracollo.
Le forze estreme continueranno ad avanzare se le classi politiche ancorate al modello europeo non sapranno dimostrare il lato realistico e credibile dei loro programmi”.
Il panorama di crisi europeo Il panorama di crisi europeo è spiegato da una serie di analisi che riguardano la Grecia (un paese che non riesce a trovare una via d’uscita alla crisi con le conseguenti ripercussioni nella zona euro); la Francia (con le ”promesse”, tutte indirizzate alla crescita, del neo presidente Hollande che dovranno, però, fare i conti con l”incubo” del debito sovrano ,”pasto appetitoso” dei mercati predatori); il recente vertice G8 che ha cercato di concordare un’azione comune per evitare la paralisi e la stagnazione, mentre di fatto ciascun governo tende ad attribuire un ”proprio” significato al paradigma dei giorni nostri: ”rigore-crescita”; la Polonia, che in una situazione di generalizzata crisi europea, riesce a prosperare; la crescita dei movimenti antiEuropa come effetto della protesta contro la crisi (”Pirati sottovento” titola un servizio di ”Longitude”).