Mancano cinque giorni alle Olimpiadi di Londra 2012 più parlate e discusse degli ultimi anni. Si è parlato tanto, forse troppo di queste Olimpiadi di Londra, tanto che sembrano iniziate un anno fa.
Nella grande macchina organizzativa, alcuni ingranaggi non stanno funzionando come dovrebbero, ma c’era da aspettarselo, perchè non esistono meccanismi perfetti soprattutto in una città grande come Londra.
Le polemiche che hanno riportato i giornali sono reali, problemi con la sicurezza, l’esercito che è dovuto scendere nelle strade, i tassisti che non capiscono dove passare perchè molte strade hanno delle segnaletiche nuove, il villaggio olimpico fatto a tempo di record sembra avere già delle crepature , e poi il nemico più temuto : il mal tempo che potrebbe mettere a rischio molte gare.
I sudditi di sua Maestà si lamentano per l’organizzazione, forse un pò troppo,spinti dai giornali che hanno fin da subito criticato gli organizzatori, i quali a loro volta sentendosi con il fiato sul collo hanno reagito di nervosismo spostando l’attenzione dall’obiettivo e curando troppo la difesa più che risolvere i problemi. Il sindaco di Boris Johnson, una persona molto ironica e determinata, non si e’ fatto abbattere anzi,ha scosso la città con molti interventi, mirati a risvegliare certe coscienze addormentate e perse.
Queste Olimpiadi ha detto – “ Sono una cosa molto importante per tutti noi, problemi o senza problemi. Non bisogna piangere su se stessi i problemi vanno risolti concretamente.
E non ci fermerà un po’ di pioggia a cui Londra è abituata da molto tempo.”
Quello che non si dice, o poco è che tutti gli impianti del villaggio Olimpico sono già stati venduti e saranno usati per il futuro come un centro sportivo più grande d’Europa, mai un’olimpiade era riuscita a fare una cosa del genere, anzi molti impianti di molte citta’ in cui si sono svolti i giochi sono poi stati in parte abbandonati.
Mai un evento cosi importante aveva portato benefici in una zona che sembrava dimenticata, l’East di Londra. La bonifica territoriale e nuovi posti di lavoro hanno fatto si che l’area di Stratford diventasse un nuovo centro pulito e risanato.
Comunque, come dice quel detto, l’importante è che se ne parli, sempre e comunque che si dica qualcosa in merito ad un evento capitato a Londra in un momento economico molto difficile, forse è stato un male o forse è stato un bene, ora non è il tempo per fare i conti, ma il tempo di continuare a lavorare per risolvere i problemi, per mettere un pò di olio negli ingranaggi che non stanno girando, ma che alla fine di tutto, nessuno si ricorderà di loro.