Usain Bolt è ancora il fulmine che illumina l’atletica e Pistorius vince la sua lotta

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Il giamaicano si conferma campione olimpico della gara regina dei Giochi vincendo in 9″63. Argento per il connazionale Blake, bronzo all’americano Gatlin. Usain Bolt è ancora il fulmine che illumina l’atletica, in nome di tutti i paesi del mondo.

Lui ha corso più forte che a Pechino: lì 9″69, stasera a Londra 9″63, ossia a cinque centesimi dal 9″58 di Berlino 2009.

Poi festeggia con il solito suo gesto diventato ormai famosoe che tutti ripetono, braccio sinistro teso verso il cielo come una fraccia, e il destro piegato sotto lorecchio come a scoccare quella freccia.

E’ lui l’uomo piu’ veloce del mondo. Ma c’e’ un’altro campione che e’ arrivato ultimo, ma ha vinto la gara piu’ importante della vita, Oscar Pistorius, ha corso con i normo dotati i 400 metri, ha vinto la sua battaglia, il suo oro per la vita.

Soddisfatto, commosso, ha salutato le 80 mila persone dello stadio olimpico, che lo hanno omaggiato alsandosi tutti in piedi per redere omaggio al grade campione senza gambe, ma con un cuore potete.

Pistorius e’ passato alla storia si trovava in mezzo agli atleti che come lui, alla pari anno corso verso il traguardo. Chissa’ cosa e’ passato nella testa di Pistorius mentre correva, mentre concretizzava il suo sogno. Un ultimo posto che vale oro, un ultimo posto che per la prima volta fa parlare di se perche’ e’ come se fosse una vittoria, la vittoria piu’ importante di queste olimpiadi di Londra 2012, la vittoria di una vita.