Energia Nucleare In Italia? No, Grazie

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foto ( http://progettogalileo.wordpress.com).

“La preoccupazione dell’uomo e del suo destino devono sempre costituire l’interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi e alle vostre equazioni”. E ancora: “L’umanità avrà la sorte che saprà meritarsi”. Affermazioni significative, non solo perché pronunciate da Albert Einstein, premio Nobel 1921 per la Fisica.

Il tempo dello scienziato era maturo, pur senza i sommari esclamativi che allo stato attuale rischiano di ridurne la saggezza a mero aforisma. Italia compresa. Che alla luce delle ultime scelte, sembra orientata verso lo sviluppo del Nucleare. Tant’è, nell’anniversario della tragedia di Chernobyl il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e Vladimir Putin hanno stipulato a Lesmo (MB) un accordo in proposito, in presenza del ministro russo dell’Energia Serghej Shmatko, il vicepremier Igor Sechin, l’amministratore delegato di Enel Flavio Conti, Boris Kovalchuk (Inter Rao Ues), nonché i vertici di Eni e Gazprom. Il patto di cooperazione garantirà la distribuzione energetica nei paesi dell’est europeo, un incentivo agli studi sulla fusione nucleare, il reciproco supporto tecnologico e la costruzione di nuovi impianti. Il primo di essi sorgerà a Kaliningrad, in collaborazione proprio con Enel. Così come auspica il Cavaliere, il nucleare tonerà presto in Italia. Ancora ignoti, per ora, luogo e tempistiche necessarie alla realizzazione di una centrale nella penisola. Il premier affiderà l’opera di convinzione pubblica alla macchina mediatica, partendo dalle reti RAI; indica l’esempio francese come traguardo e si mostra ottimista. Assicura che i cantieri saranno avviati entro il 2013, poiché si tratta di una «nuova frontiera» energetica a cui «nessun Paese dovrebbe rinunciare», e un vettore di rilancio per il lavoro in un momento di crisi. Berlusconi ha parlato di un consenso dei cittadini pari al 54%, nonostante blog e forum traccino un profilo controverso, quando non del tutto sfavorevole. E la rete è un efficace barometro del sentore comune. A conferma, il social network Facebook ha promosso l’iniziativa lanciata da Etica Forum [www.eticaforum.com], che per esprimere il dissenso ed esortare il governo a puntare sulle energie rinnovabili sabato 26 giugno, dalle ore 14 alle 18, muoverà una manifestazione apartitica per le vie di Milano. La giornata, il cui programma dettagliato è ancora da definirsi, sarà volta alla richiesta di chiarezza e informazione sui pericoli, i rischi e l’inadeguatezza delle centrali nucleari. Il “No Nuclear Day” è stato indetto da pochi giorni, ma sono già più di cinquecento ad avervi aderito, e il loro numero è in costante aumento. Gli inviti all’evento sono stati inoltre estesi a migliaia di persone, che nei prossimi giorni decideranno se prendere parte o meno alla causa. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’indirizzo info@eticaforum.com. In mobilitazione anche alcune forze politiche, in particolare IDV, che richiede con urgenza il referendum popolare. Sebbene gli effetti di quello del 1987 siano ancora validi, il leader Antonio Di Pietro ribadisce la necessità di un dibattito pubblico per garantire ai cittadini pluralismo, e dunque democrazia. Della stessa opinione l’associazione ambientalista WWF Italia.