Andrea Bocelli a Londra 20 Novembre

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Intervista esclusiva prima del con certo di Londra.

London: C’e’ grande attesa in, UK  per il tour britannico di Andrea Boccelli, leggenda della musica classisa, che si esibira’ in tre date in tutta la Gran Bretagna. Una seconda occasione dove i moltisismi fun , italiani e inglesi potranno godere della sua performans. Giovedì 20 novembre, si esibirà alla O2 Arena con alcuni dei suoi più grandi successi insieme a due grandi star del panorama della musica mondiale Lindsey Sterling, Lucy Kay oltre alla Royal Philharmonic Concert Orchestra diretta da Marcello Rota. Ecco l’intervista del Maestro Andrea Bocelli per italoeuropeo. Oltre 80 milioni di album in tutto il mondo, nel 1999 Arie Sacre album ha venduto oltre 5 milioni di copie, diventando così la migliore registrazione per musica classica più venduta di tutti i tempi.

Questi i numeri, per sintetizzare la straordinaria carriera di Andrea Bocelli, che ringraziamo perche’ nonostante stia preparando il concerto di Londra ha trovato il tempo per rispondere alle nostre domande.

Maestro, Il 20 novembre sarà alla O2 Arena di Londra dove porterà i brani del suo ultimo album “Passione”… La critica lo definisce il lavoro più Globale della sua carriera, è cosi?

La passione è una parola che connota complessivamente la mia vita d’artista: passione è uno dei volti dell’amore, e l’amore è il motore del mondo. Senz’altro è difficile che la musica, lirica o pop che sia, non esprima “passione”, essendo somma di cuore, spirito e sensi. “Passione” è il mio ultimo album pop, mentre è di pochi giorni fa l’uscita di due album classici: “Opera”, una selezione delle più celebri composizioni operistiche di sempre, e “Manon Lescaut”, il capolavoro operistico di Giacomo Puccini.
Il concerto londinese avrà un fronte operistico, dedicato alle pagine più amate della lirica, e un fronte pop, che offrirà un ventaglio di brani tratti da alcuni album, compreso “Passione”. Un disco, quest’ultimo, che si configura come la mia “selezione ideale” di quei brani internazionali che, sopravvivendo al periodo in cui sono stati di moda, superando conflitti generazionali di gusto e di stile, sono ancora oggi eseguiti in ogni angolo del mondo, amati e mille volte reinterpretati, mettendo d’accordo nonni, padri e figli.
Quando, poco più che adolescente, mi sono avvicinato alla musica pop, suonando come pianista di piano-bar nei locali, è proprio da questo repertorio, da questi brani “senza tempo”, che ho iniziato. È stato davvero avvincente poterli riproporre oggi, in una versione rinnovata, resa attuale dalla qualità sonora del nuovo millennio. Senza dubbio una sensualità latina connota l’album, ma la rosa di canzoni è più articolata, nel tempo e nello spazio. A controprova, il fatto che io canti in sei lingue differenti.

Quale e’ il valore del canto lirico e popolare in una nazione come la Gran Bretagna in particolare a Londra e alla O2 dove si e’ sempre fatto musica rock ?

Se preso per mano, qualunque pubblico a mio avviso è disposto a scoprire insieme un repertorio che sulle prime magari non suona familiare, ma che è in grado di trasmettere emozioni straordinarie. Capita sovente, in esibizioni presso arene o all’aperto, di fronte a platee molto vaste, di proporre in un contesto canonicamente votato ad altri repertori, anche musica lirica… Desidero in tal modo condividere e divulgare le mie predilezioni, seguendo il denominatore comune della bellezza. E la musica bella è quella che, pop o lirica che sia, ti entra dentro e ti aiuta a crescere, sviluppandoti spiritualmente, facendoti sentire migliore.
Vale ricordare come non vi sia nulla di più popolare dell’opera: una forma d’arte nata in Italia, oltre mezzo millennio fa, concepita per il grande pubblico. Se “Passione” era un disco pop, di canzoni che sono diventate col tempo dei classici, “Opera” è invece un disco di “classici” che da sempre sono sempre stati popolari…

Bocelli TourObserver

Sempre in “Passione” vanta collaborazioni internazionali come David Foster, Chris Botti, Jennifer Lopez e poi una sorpresa un duetto con Edith Piaf, come è stato possibile e soprattutto perché lei?
Sono fiero dei tanti amici colleghi che hanno contribuito al successo dell’album. La partnership con David Foster, produttore, arrangiatore, è rodata e brillante. Una collaborazione (inaugurata dalla registrazione di “The Prayer”) che nasce essenzialmente dalla stima reciproca ed anche da un affetto genuino. L’avventura che ha dato vita a “Passione” nasce proprio con David: ricordo che, insieme, abbiamo selezionato inizialmente più di ottanta canzoni. E dopo lunghe e dolorose scremature, in scaletta sono rimasti sono i brani che in assoluto amo di più.
Quanto a “La Vie en Rose”, è stato David Foster ad aver avuto la bella intuizione di raccogliere una voce ormai consegnata al mito, quella di Edith Piaf, e farla rivivere grazie alla tecnologia in un duetto contemporaneo. È stato un vero coup de théâtre… Cantare questo brano mi emoziona ogni volta: è come se la celeberrima, graffiante interprete francese, tornasse per un momento fra noi, oltre mezzo secolo dopo averci lasciato. È stato un “sogno impossibile” divenuto magicamente realtà.

So che ci saranno degli ospiti importanti durante il concerto fino ad ora tenuti segreti. Ce li può dire ora?

Gli special guest per la data di Londra saranno la violinista statunitense Lindsey Sterling e la cantante inglese Lucy Kay. Tra gli altri colleghi artisti con i quali sarò felice di condividere il palco, il soprano Maria Aleida, i Carisma, un grande coro (ed uno di voci bianche), oltre alla Royal Philharmonic Concert Orchestra diretta da Marcello Rota.

Come è nato l’incontro con , Lindsey Stirling che la accompagnerà nel concerto?

Ce ne ha parlato un amico comune musicista… Lindsey è una giovane artista eclettica, piena di energia e di talento… In lei, musica e danza convivono: ha un’urgenza espressiva davvero contagiosa… Senz’altro contribuirà al successo del concerto.

Con quale canzone inizierà il concerto a Londra?

Si aprirà sulle note di uno splendido coro verdiano. Poi interpreterò, quale primo brano solistico, “Donna non vidi mai”: un’appassionata, travolgente confessione d’amore tratta dalla “Manon Lescaut” di Puccini che ho inciso pochi mesi fa sotto la direzione dell’amico e grandissimo artista Plácido Domingo. È una delle melodie più belle e cariche di vena romantica e sensuale, che siano mai state scritte… Una melodia che parla al cuore di tutti. L’opera da cui è tratta è una favola amara, incentrata sull’eterno scontro tra vizio e virtù. Una storia che s’apre su un amore a prima vista tra due giovani (sbocciato tra mille difficoltà) per chiudersi nella tragedia.

Quali canzoni farà e soprattutto come sono state scelte?

Nella prima parte proporrò alcune tra le pagine più amate tratte dal repertorio lirico, mentre la seconda parte verterà più su romanze popolari e melodie (anche napoletane) ormai divenute dei “classici”, oltre a pagine tratte dai miei album pop (compreso “Passione”). Qualche titolo? Da “Funiculì Funiculà” a “Love me tender”, da “Mattinata” a “Canto della terra”. Vi sono poi brani che il pubblico che viene ai miei concerti si aspetta di ascoltare, e certo non vorrò deluderlo! 

 

3 date in UK il 18 Liverpool il 20 Londra e il 21 Birmingham con che criterio sono state scelte queste città?
L’individuazione di una località, quale sede di concerto, è frutto di una serie di contingenze obiettivamente più complessa, rispetto al mero desiderio dell’artista. Posso dire che sono particolarmente felice di potermi esibire in luoghi che anche noi italiani portiamo nel cuore, e di tornare a cantare in un paese che amo molto e che sento fratello… L’Inghilterra non delude mai, vi si respira la storia e la cultura del nostro continente, pur esprimendo quello straordinario melting pot di culture ed etnie differenti, nell’equilibrio tra un prestigioso passato millenario ed il futuro e lo slancio verso il futuro. In Inghilterra mi sento a casa, e mi auguro sempre che la mia dizione inglese, tutt’altro che perfetta, con cui mi arrischio a cantare tante canzoni immortali, possa riscontrare la clemenza del pubblico madrelingua in ascolto.

Tre motivi per venire al concerto

La volontà è di offrire uno show che si tramuti in un gioioso momento di musica e di festa. Il contatto diretto col pubblico credo che per ogni artista sia un elemento fondamentale della vita professionale e personale, un momento di grande rigenerazione. Ho la straordinaria fortuna di essere apprezzato, ormai da tanti anni, anche al di fuori del mio paese, e non posso restare indifferente di fronte a tanto – e mai abbastanza meritato – affetto. L’unico modo che ho per contraccambiare, per ripagare di tanta benevolenza, è quello di rendermi disponibile, di dare il meglio sul palcoscenico, cercando di restituire un momento di gioia a chi mi accorda il privilegio di rappresentare una parte della colonna sonora della sua vita.

 

Andrea Bocelli sara’ in Tour in giro per il mondo fino ad Agosto 2015 http://www.andreabocelli.com/it/tickets/ 

 

20 NOVEMBRE 2014, GIOVEDI – 20:00

O2 Arena London

Peninsula Square

LONDRA, INGHILTERRA