Omicidio di Boris Nemtsov: i deputati chiedono un’inchiesta internazionale indipendente
In una risoluzione approvata giovedì, i deputati chiedono che sia condotta un’indagine internazionale indipendente sull’omicidio dell’oppositore politico russo Boris Nemtsov. Quest’assassinio, aggiungono, è “l’omicidio politico più grave nella storia recente della Russia” e la propaganda del Cremlino sta trasformando la Russia in uno “Stato caratterizzato da repressione, incitamento all’odio e paura”.I deputati chiedono un’inchiesta internazionale indipendente sull’omicidio dell’oppositore politico russo Boris Nemtsov che stava raccogliendo prove sul coinvolgimento russo nella guerra in Ucraina orientale ed è stato ucciso due giorni prima di una manifestazione da lui organizzata contro il conflitto in Ucraina.
Il documento rende omaggio a Nemtsov, definito una persona che “ha dedicato la sua vita alla realizzazione di una Russia più democratica, prospera e aperta e alla creazione di forti partenariati tra la Russia e i suoi vicini”.
I deputati deplorano, inoltre, il fatto che ad alcuni deputati e diplomatici che avrebbero voluto partecipare al funerale di Nemtsov sia stato rifiutato l’ingresso in Russia.
“Direzione opposta a una democrazia funzionante”
La risoluzione evidenzia come la Russia si sia mossa in una direzione “opposta a quella di una democrazia funzionante” e invita il Cremlino “a porre fine a tutte le pressioni, le azioni repressive e le intimidazioni” contro i leader dell’opposizione, della società civile e dei media. Chiede, inoltre, il rilascio dei prigionieri politici, come ad esempio la parlamentare estone Nadia Savchenko e il funzionario di polizia estone Eston Kohver.
I deputati hanno inoltre condannano la mancata cooperazione delle autorità russe nelle indagini internazionali sull”abbattimento nel cielo ucraino del volo Malaysia Airlines MH17 del luglio 2014.
L’UE dovrebbe agire all’unisono
I deputati esprimono il sostegno del Parlamento alle forze democratiche in Russia e invitano i 28 Stati membri e le istituzioni dell’Unione europea a impegnarsi per mandare un forte messaggio comune sul ruolo dei diritti umani e sulla necessità di porre fine alle repressioni contro la libertà di espressione, di riunione e di associazione in Russia. Ricordano, infine, la necessità di un programma forte e di ulteriori fondi a favore della società civile russa in Russia e nella Crimea occupata.
in collaborazione con europarl.europa.eu