Si chiama Plantoide ed e’ italiana la prima pianta robot che cerca il petrolio. Tra le colline di Pontedera ( Toscana/Pisa) c’e’ una pianta la quale con le sue radici(sensori) cerca vene di petrolio sotto terra. Progettata per non deturpare l’ambiete e far sentire gli animali circostanti sereni e tranquilli.
Ma la progettazione di Plantoide , non e’ solo per la ricerca di petrolio, ma anche per la bonfica dei terreni e per la sperimentazione del terreno su Marte.
E’ stata fatta dal centro di robotica di Pontedera, studenti, ricercatori e professori, hanno messo il primo seme, per far nascere il primo prototipo di quello che sara’ un vero e proprio passo verso il futuro dell’esporazione.
Alimentata da pannelli solari, il tronco e’ stato fatto con materiale polimero in 3D, le foglie ( della pianta robot) sono dei sensori che percepiscono l’umidita’ dell’aria.
La macchina cresce come una pianta normale e le sue radici si introducono nelle profondita’ del terreno per esporare le viscere della terra ( o di qualsiasi superficie exstra terrestre).
Il robot si e’ ispirato alle piante vere, ed ancora una volta la natura fa da maestra e da esempio. Per capire il futuro bisogna sempre basarsi sulla semplicita’ che ci circonda diceva Darwin.
Da ora in poi, attenzione a staccare i fiori dai campi, potreste trovarvi in mano non il profumo di un fiore,
ma fili e plastica, e forse anche un robot arrabbiato.
 c'e' una pianta la quale con le sue radici(sesori) cerca vene di petrolio sotto terra. Progettata per non deturpare l'ambiete e far sentire gli animali circostanti sereni e tranquilli. Ma la progettazione di Plantoide , non e' solo per la ricerca di petrolio, ma anche per la bonfica dei terreni e la per la sperimentazione del terreno su Marte.){kind=link}