L’esodo impressionante degli italiani verso il Regno Unito sembra non avere fine.
Circa mezzo milione di italiani popolano la capitale inglese, ma non bisogna dimenticare che il fenomeno immigratorio non coinvolge solo Londra e la Gran Bretagna, ma anche altre capitali come Madrid, Berlino e Parigi.
Ma da chi è formata l’onda umana che lascia l’Italia per nuove prospettive in tutto il mondo?
Storicamente erano persone che, con una valigia di cartone legata con un spago, lasciavano i loro campi e le loro case scalcinate per affrontare l’ignoto, per cercare un po’ di fortuna. Oggi il filo conduttore, come fu quello degli anni della grande emigrazione, è sì trovare un lavoro, ma un lavoro che dia l’opportunità di scegliere e non di accontentarsi, di crescere e non di stagnare in un ruolo, di andare incontro al mondo e stare insieme ad altre realtà e dimostrare la propria capacità in un contesto europeo senza precedenti.
Oggi chi prende il volo sono giovani qualificati, preparati e i professionisti di svariati settori: molti di loro, una volta arrivati a Londra – come in altre città del mondo – affilano le loro capacità iniziando a pensare, a creare delle start-up. Spesso però si trovano ad affrontare le prime difficoltà di una disorganicità geografica non indifferente.
Perché è vero, per esempio, che se un professionista italiano apre un’attività per l’80% (almeno inizialmente) lo fa verso la comunità presente in quella determinata città: infatti viene naturale rivolgersi ai connazionali già presenti sul territorio per proporre e puntare l’asse delle attività verso gli italiani, vedi per la facilità della lingua, vedi per un fatto di patriottismo. Mancano strumenti unificatori, un punto di riferimento per sentirsi parte di una community.
Spesso però ci si accorge che non è cosi facile, perché gli italiani, a volte, non fanno comunità tra di loro quando sono all’estero. Sono sparsi come coriandoli, si creano piccole nicchie.
E allora come si fa, ad esempio a Londra, piuttosto che Berlino o Parigi, a contattare gli italiani che sono presenti già sul territorio e proporre le proprie idee, le proprie attività, il proprio lavoro?
Ci ha pensato The Italian Community: directory on line gratuita (una sorta di pagine gialle telematica) dove è possibile registrarsi ed essere inseriti in una delle più grandi comunità italiane mai state realizzate nel web.
The Italian Community™, ideata da Alessia Affinita e dalla sua agenzia marketing e web Idea188.com (operativa da 10 anni in Inghilterra), è nata con lo scopo di rendere le community all’estero più fruibili e organizzate, e di creare un ponte tra le aziende in Italia e quelle già integrate sul mercato estero, facilitandone partnership e sinergie strategiche.
Come funziona? È molto semplice. Se una italiano ha un’attività in UK (oppure Berlino o Parigi) si iscrive gratuitamente andando sulla pagina http://theitaliancommunity.co.uk/serviziodirectory/ della business directory online, regalandosi cosi la possibilità di farsi trovare, aumentando la propria visibilità esponenzialmente.
The Italian Community a Londra ha avuto grande successo, pensate 1.2K business iscritti alla directory dal lancio lo scorso marzo 2014, con una media di circa 40 nuovi membri al mese: un audience di oltre 50K utenti sui social media.
Insomma, un’idea di successo tanto che The Italian Community, non si è fermata sul territorio britannico, ma ha aperto anche a Berlino a fine aprile 2015 (theitaliancommunity.de), andando incontro ai tanti compatrioti che si trovano in Germania, applicando la stessa formula e obiettivo, quello di creare un market place competitivo e fornire un supporto importate per le aziende che vogliono sbarcare (e si spera, sbancare) in Europa.
Le tappe successive sono ambiziose: in programma c’è il lancio di The Italian Community Parigi a giugno e The Italian Community New York a luglio 2015.
Bello pensare che non sarà più un problema essere all’estero e sentirsi in Italia.
Il progetto di The Italian Community, è appoggiato dal Consolato Italiano a Londra – da cui ha ricevuto il Patrocinio – e dalla Camera di Commercio per il Regno Unito, ed ha già trovato consensi anche da altri enti operativi in altri Paesi, quali Germania e Francia.
Una semplice soluzione, con prospettive di alto livello, per far conoscere la propria attività grazie ad una vetrina telematica aperta 24 ore su 24.
Hai bisogno di avvocati o medici, o ristornati italiani all’estero?
Vai su theitaliancommunity.co.uk e trovali. In un click.
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