NEPAL la terra trema ancora

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 A meno di 30 giorni di distanza dall’ultima scossa di terremoto che lo aveva colpito irreparabilmente, il Nepal torna ancora una volta a pagare le conseguenze della violenza imprevedibile della natura.

Proprio ieri, martedì 12 maggio, una nuova scossa di magnitudo 7,4 ha colpito lo stato asiatico, già devastato dal precedente terremoto del 25 aprile. A dare la notizia è l’istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs).

L’epicentro è stato registrato vicino al Monte Everest, a est della capitale Kathmandu. La scossa, con la sua potenza, è stata percepita anche a New Delhi nonché in altre zone del nord dell’India, come anche nel Bangladesh e in Cina.

Il Centro sismologico mediterraneo europeo ha registrato altre scosse di assestamento a 10 minuti di distanza dalla prima, di magnitudo 5 e 6. Senza contare gli innumerevoli edifici già fatiscenti crollati a Kathmandu, il ministero dell’interno nepalese parla di almeno 80 morti e 2000 feriti.

Incredibile a credersi, neanche poche ore prima era stato diffuso il cessato pericolo, e gli abitanti della capitale erano appena stati invitati a rientrare nelle case.

Un errore fatale, non c’è che dire. Ora, in, tutto sembra perduto: i negozianti, che ancora faticavano a riprendersi dalla scossa del 25 aprile, chiudono bottega uno dopo l’altro; le attività, terribilmente compromesse, sono completamente paralizzate; le vittime, già innumerevoli, crescono sempre più. Una tragedia dopo l’altra che non può lasciarci indifferenti. Fortunatamente non tardano ad arrivare gli aiuti internazionali, che nei prossimi giorni saranno impegnati in un’impresa giunonica di salvataggio dei sopravvissuti e recupero delle vittime.

Per aggiungere sfortuna alla sfortuna, tuttavia, durante le operazioni di soccorso è andato disperso un elicottero militare statunitense.

A bordo dell’UH-1Y Huey, dichiarano le fonti ufficiali, otto passeggeri di cui due soldati nepalesi e sei marines americani. L’elicottero è scomparso nei pressi di Charikot, uno dei villaggi maggiormente colpiti dal sisma.

E mentre è stata avviata un’operazione di emergenza per tentare di localizzarlo, il futuro del paese rimane appeso a un filo.

Si segnala l’attivazione nelle prossime ore di diverse modalità di sostegno economico alle vittime di questa catastrofe naturale.

L’invito destinato a ciascuno di noi è di offrire il proprio contributo: per quanto insignificante possa sembrare la donazione, infatti, insieme alle altre provenienti da ciascun angolo del mondo, essa riuscirà a fare la differenza.


 

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