Londra- ” Scusate se esisto” (commento sul film, di una ragazza che dopo l’esperienza all’estero torna in Italia….) domenica 31 Maggio cinema italiaUK al cinema Genesis) un film di Riccardo Milani con Paola Cortellesi Raoul Bova, e altri straordinari attori, come Ennio fantastichini, Lunetta Savino, Cesare Bocci.
E’ la storia di una ragazza architetto, Serena Bruno, interpretata magistralmete da Paola Cortellesi, che dopo la laurea fugge all’estero, a Londra.
E gia’ qui’, le persone che vedono il film, e sono a Londra rimangono attratte, rapite da una sorta di curiosita’, perche’ in quella ragazza in fuga c’e’ una parte di noi immigrati, proprio a Londra.
Brillante e di talento, Serena e’ costretta ad uscire da un paesino, “Anversa, ma come dice lei non quello in Belgio, ma quello in Abruzzo”, per far apprezzare le sue qualita’ di architetto e anche di donna dinamica e intraprendente.
La sua carriera all’estero infatti va bene, anzi Londra non diventa la tappa finale della sua vita, ma e’ solo un trampolino di lancio verso nuovi progetti importati di lavoro in una grande impresa di costruzioni che la proietta a viaggiare nel mondo. Insomma, una vita di successi dopo aver tribbolato per anni in Italia.
Il pubblico a questo punto potrebbe sembrare smarrito, perche’ non capisce come andra’ a svilupparsi il film. Tutti sono portati a pensare ad una storia di amore, magari ad un incontro con un uomo che possa far cambiare la bella vita di Serena. Nulla di tutto questo.
Il cambio di scena e’ divertente, coinvolgente, quando Serena ad un certo punto decide di fare la fuga al contrario: ritornare in Italia.
Il perche’ non va ricercato nel lavoro, o in un amore passato, ma in quelle piccole cose quotidiante che mancano all’estero del paese Italia. E quante volte gli italiani a Londra ( o anche in altri paesi) vorrebbero fare quel passo indietro come Serena, per avvere un buon Caffe’, per avere piu’ sole che pioggia, per magiare un piatto di pasta condita come si deve, o solo per far germogliare quel seme di cultura del loro sapere nel loro paese; ricontraccambiare cosi il favore della nascita portando uno sviluppo costruttivo proprio li’, nella propria madre patria.
Serena ha coraggio e torna in italia. Dove tenta di ricostruire, la sua vita, mettendo a frutto l’esperienze fatte all’estero.
Ma per ricominciare, si ritrova a fare la cameriera in un ristorante, dove il proprietario e’ un’uomo bellissimo, che tutte le donne vorrebero avere, Francesco, interpretato da Raoul Bova, con un particolare, e’ omosessuale.
Anche qui’ il gioco del dualismo confonde inizialmente il pubblico, sempre piu’ divertito ed incuriosito dal film. Il film e’ fatto di dualismi magistralmente diretti dal regista Milani, doppi senzi che alla fine si sdoppiano per diventare una cosa sola: la ricerca della vera personalita’.
Il film fa capire che spesso nella vita per diventare qualcuno devi fingere di essere un’altro.
E lo sa bene Serena Bruno, che per arrivare a concretizzare il suo progetto su di un palazzo di periferia deve fingersi la persona che non e’, cioe’ diventa l’assistente dell’architetto Bruno Serena . Questo lo fa per vincere su di una societa’ maschilista, impoverita da stupidi schemi ed egoismi.
La sua passione per l’architettura la porta a lottare per un enorme condominio scalcinato di periferia, abitato da semplici persone, dove il suo sogno e’ farlo diventare non un elefante di pietra dimenticato, ma una farfalla verde dando a chi vi abita una vita nuova.
Si capisce che Serena non e’ solo una archietto del cimento, ma anche della vita e delle vite delle persone che incontra. Cerca, e ci riesce di ristruttare la vita di Francesco, lo aitua a fare il coming out per il bene di suo figio, cerca di ristrutturare la vita in un ufficio, dove anche li’, ci sono persone con una maschera.
E alla fine ristruttura pure la sua di vita.
Un film che fa riflettere, divertire, ridere, e la bravura della Cortellesi e’ fuori discussione. E il “camaleonte” di Roul Bova ancora una volta ci ricorda che un attore non deve essere solo bello per farlo, ma deve essere anche bravo nel farlo. Il regista Milani ha saputo come sempre ironizzare su fatti seri, dirigendo magistralmente un film commedia che lascia tutti con un sorriso sul viso, e un pensiero nella testa, che forse e’ giusto quel detto che dice : ” ho viaggiato per scoprire il mondo, ma il vero mondo l’ho scoperto tornando nella mia casa…”