London -200 anni fà il 18 Giugno 1815 in una località belga, Mont-Saint-Jean, situata ad alcuni chilometri a sud della cittadina di Waterloo,le truppe francesi si scontrano con gli eserciti britannico del Duca di Wellington e prussiano del feldmaresciallo Gebhard Leberecht von Blücher. E la battaglia fu epocale. 200 anni dopo nel solito villaggio si rievoca la battaglia e migliaia di partecipanti dalla Francia e da tutta l’Inghilterra si ritrovano a simulare la guerra.
Molti ancora la confondano con la battagla di Trafalgar, dove la flotta inglese dell’ammiraglio Neleson sconfisse la flotta francese comandata dall’ammiraglio Pierre-Charles-Jean-Baptiste-Silvestre de Villeneuve. Mentre fà bene ricordare che Waterloo segna la sconfitta definitiva sul campo di Napoleone.
La vittoria degli inglesi fù schiacciante, la battaglia fù sanguinaria e atroce, dove non arrivavano le pallotole arrivavano le baionette, e dove non arrivarono gli inglesi ci pensarono i Prussiani. Per i Francesi non ci fù scampo. Nonostante Napoleone non dormisse la notte prima, per paura che gli inglesi attaccassero nelle ore notturne, la mattiana del 18 Giugno 1815, era più sveglio degli altri, pronto e determinato a vincere.
Fanteria e cavalleria francesi erano pronti a fare guerrra, e gli inglesi pure.Verso le 11:30 primi spari d’artiglieria francese diedero inizio alla battaglia di Waterloo mentre Wellington stava aspettando i prussiani rallentati dal fango.
La complessa strategia di movimento sul campo, la si può leggere ancora sui molti libri di storia e la lasciamo agli amanti di strategie militari, solo sottolineamo il fatto che fù ed è rimasta una delle più importante strategia di attacco, sia francese che inglese mai più riviste nella storia, ed ancora oggi è studiata dai militari.
Mentre gli inglesi aspettavano i francesi avanzavano, e indebolivano le prime fila inglesi, ma dopo un’inizio lento e di studio da parte inglese, alla fine ebbero la meglio e passarono alla storia come gli eroi di Waterloo.
C’è chi sostiene che il vero eroe è proprio Napoleone, infatti si ricorda più lui che wellington o tanto meno il prussiano Gebhard Leberecht von Blücher. Altri sostengono che senza i prussiani gli inglesi non avrebbero mai sconfitto i francesi. Atri invece sostengono un complotto di spie tra le fila francesi. La storia è storia e ha fatto il suo verdetto.
Gli inglesi non festeggeranno, o almeno in grande scala, la loro vittoria di 200 anni fà, tra loro e i francesi non c’è mai stato un ottimo rapporto da quel giorno, e forse è la causa che minimizza i festeggiamenti per non causare tafferugli, gelosie ed alimentare “odio”.
Ma la cosa strana è che per molti il vero vincitore e’ Napoleone, di Wellington si parla poco, ma guai a toccare ad un inglese patriottico il suo duca.
Quello che non viene mai sottolineato, è il dolore nell’animo di Napoleone, che in quel giorno cadde e vide il suo esercito, i suoi ideali, la sua francia piegata nel fango. Lì vide la fine di una nazione ma anche la speranza di una nuova.