Londra – È trascorso ormai un mese dalla pubblicazione della nuova London Tube Map. A metà maggio, infatti, la TfL ha pubblicato la nuova pianta della London Tube (https://tfl.gov.uk/maps/track/tube) in occasione delle innumerevoli migliorie realizzate a carico del servizio di trasporto urbano.
Il risultato, tuttavia, ha tradito le aspettative. Essendo aumentato il loro numero, le stazioni – addossate le une alle altre – sono risultate difficili da leggere e da distinguere con chiarezza. Basti pensare al caso di Tower Hill Fenchurch Street Tower Gateway: tre stazioni talmente ravvicinate da sembrare un’unica caotica fermata (foto 1).
L’utilizzo della scala di grigi per la suddivisione delle diverse zone tariffarie, inoltre, non ha fatto altro che rendere più confusionaria la lettura della mappa. Infine, non c’era traccia del braccio Kensington Olympia della District line né della Emirates Air Line, nonostante il simbolo identificativo di quest’ultima fosse elencato nella legenda. In definitiva, una pianta caotica, per niente chiara, di difficile lettura.
Fortuna vuole che City Metric, per ovviare al problema, abbia portato all’attenzione la mappa realizzata da un utente di Hong Kong – rispondente al nome di SameBoat – da lui stesso uploadata nella pagina Wikipedia della London Tube lo scorso agosto (foto 2).
Trattasi di una pianta che, pur mantenendo le linee rette e gli angoli di 45 gradi propri della mappa ufficiale, non teme di combinare questo modello cui siamo ormai abituati con alcune brillanti novità:
* L’utilizzo di linee curve, di gran lunga più fedeli alla planimetria della città.
* A detta degli utenti, una delle difficoltà maggiori che si riscontra nella mappa ufficiale riguarda la rete Overground. Essendo stata ampliata progressivamente, infatti, l’utilizzo del solo colore arancione per designarla rende assai difficile capirne le diverse rotte e i vari percorsi. La versione di SameBoat pone rimedio a questo problema utilizzando sette diversi colori per le sette tratte della London Overground.
* Nella mappa ufficiale non è sempre chiara la vicinanza di alcune stazioni fra loro. Nella cartina di SameBoat, invece, questo problema non sussiste: onde facilitare i cambi, sì da accorciare – anche e soprattutto in termini economici – la durata del viaggio, la vicinanza delle stazioni è segnalata con chiarezza. Sono così suggeriti cambi di rotta altrimenti inimmaginabili.
* Nella mappa di SameBoat è evidenziata in modo inequivocabile la distinzione geografica fra le due stazioni di Bethnal Green – quella della Overground a nord e quella della Underground a sud – altrimenti confuse nella cartina ufficiale.
* La mappa non ufficiale evidenzia con colori in tonalità più chiare i lavori in corso a carico delle diverse linee. Nello specifico, attualmente: il nuovo braccio Watford della Metropolitan line, il nuovo braccio Battersea della Northern, l’estensione della Overground verso Barking Riverside e le migliorie in atto sulla rete Crossrail.
* Nella versione realizzata da SameBoat, infine, non è dato alcuno spazio alla Thames Cable Car (altrimenti nota come Emirates Air Line), la cabinovia tanto criticata nonché inutilizzata da londinesi e turisti.
Certo non mancano degli aspetti meno piacevoli. Innanzitutto, la mappa di SameBoat non segnala le stazioni con facilitazioni per disabili; inoltre, al fine di avere una mappa di dimensioni ridotte, alle diramazioni finali di alcune linee sono state date delle angolature inaspettate che, pur permettendo di raggiungere l’obiettivo, sono ancora difficili da comprendere a colpo d’occhio; infine, per quanto sia piacevole vedere disegnata la linea Tramlink, è un peccato (anche visivo) che essa non abbia ancora alcuna stazione.
Non si perdano le speranze, però. Su Wikipedia sono infatti disponibili innumerevoli versioni della cartina di SameBoat, il che dimostra che si sta lavorando senza posa al miglioramento di questa mappa per la contentezza di residenti e turisti. Che la si preferisca o meno a quella ufficiale, comunque, ciò che è innegabile è che la mappa di SameBoat abbia dato il la al cambiamento. Jug Cerović, architetto nato a Belgrado ma residente a Parigi, ha infatti realizzato lui stesso una nuova versione della mappa dei trasporti pubblici londinesi (foto 3).
Fra le novità più importanti da lui introdotte: l’indicazione della zona di viaggio (da 1 a 6) vicino al nome di ciascuna stazione, sì da accantonare definitivamente la ripartizione della città in fasce realizzate in scala di grigi; una separazione chiara delle stazioni, in modo tale da facilitarne la lettura; una riproduzione in miniatura di Hyde Park, per dare un tocco di colore mai visto prima d’ora in una mappa della London Tube.
E nonostante la versione di Cerović perda in termini di qualità nei pressi dei sobborghi, rimane comunque molto più comprensibile di quella ufficiale. Che la TfL tragga spunto da questi esempi è il nostro auspicio finale.
[Versione dell’articolo in inglese su italoeuropeo English version]
LONDON NIGHT TUBE la metropolitana nelle ore notturne
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