Londra Il ricordo degli attentati del 7 Luglio e un pensiero al terrorismo

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1984

London – Martedì 7 luglio sarà una data di estrema importanza per la Londra, soprattutto in questi tempi di brulicante fervore terroristico: ricorre, infatti, il decennale degli attentati che colpirono il sistema dei trasporti pubblici londinese.

Diventa inevitabile fermarsi a riflettere sulla rilevanza che ha assunto il fenomeno del terrorismo dall’undici settembre ad oggi, periodo in cui l’intensità e l’imprevedibilità degli attentati rischia seriamente di far crollare la sicurezza che ha sempre caratterizzato lo stile di vita del mondo occidentale.

L’obbiettivo del terrorismo è proprio questo: abbattere quel muro di certezze e convinzioni che fanno sentire una determinata società “sicura”, aggressivamente, in modo da “sbattergli in faccia” quella fragilità che è in fondo insita nell’esistenza umana, provocando appunto terrore.

Il fenomeno non è di certo recente, sono sempre esistiti individui o gruppi che sfruttavano il terrore per ottenere il potere, ma dall’undici settembre ne è totalmente cambiato lo stile e di sicuro il modo in cui viene percepito dalla società contemporanea.

Chi viaggia o si trasferisce all’estero viene, in senso metaforico ovviamente, “bombardato” da insistenti e quanto mai petulanti raccomandazioni da parte di parenti o amici, le quali si basano, per la maggior parte, su notizie catturate di sfuggita, il cui senso viene, solitamente, compreso appena. Isis, Libia, Tunisia, Siria, Islam, Hamas, tutti nomi e concetti che troppi fruitori di notizie mescolano e confondono nel marasma della cattiva informazione.


Di sicuro, l’italiano medio non sa neppure collocare sulla cartina geografica determinati stati, ma è sempre pronto a commentare con astio e battute insensate lo sbarco di migranti sulle coste del paese. Fra di loro, potrebbe benissimo nascondersi un terrorista, è questa la radicata convinzione di moltissime persone, talmente esasperate dal panico creato da non riuscire più a distinguere fra chi fugge dalla guerra e chi invece la crea.

La rete del terrorismo è intricata e difficile da indivuduare, i mezzi da loro utilizzati e soprattutto, i loro limiti, sono vagamente conosciuti dal mondo occidentale: questa non deve essere però una scusa per continuare ad approcciarsi al fenomeno in maniera superficiale, come fanno purtroppo molti italiani. [photo immagini di repertorio]
Sono passati dieci anni dagli attentati che hanno colpito Londra, eppure non si sente alcun tipo di qualunquismo nelle espressioni dei cittadini britannici nell’affrontare il problema. La sicurezza è stata aumentata, la diffidenza pure, eppure i londinesi continuano ad utilizzare i mezzi pubblici e a rapportarsi con gli stranieri senza radicalizzare la questione.

 

Dieci anni fà, 44 morti, 700 persone ferite, tra cui anche alcuni italiani, la prima esplosione è avvenuta alle 8,51  tra le stazioni di Liverpool Street e Aldgate East. Alle 8,56 ci fu’ una esplosione su un treno della linea Piccadilly tra le stazioni di King’s Cross e Russell Square. Alle 9,17 una terza esplosione sulla linea Circle verso la stazione di Edgware Road nella direzione di Paddington.  Alle 9,47 ci fu’ un’esplosione nell’autobus a due piani della linea 30 a Tavistock Place, vicino a Russel Square. 

 


Londra Esercitazione terroristica nella città

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