Scoperta al CERN la particella pentaquark grande successo della scienza

0
2405
Pentaquark

Proprio nelle ore in cui New Horizons sorvolava Plutone e siamo nell’infinitamente grande, il Cern fa un altro grande successo della scienza: la scoperta del pentaquark ( e siamo nell’infinitamente piccolo), una particella inseguita dai fisici per oltre 50 anni.

Grazie ancora all’acceleratore Large Hadron Collider (Lhc), dall’esperimento Lhcb, nel quale l’Italia partecipa con l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), finalmente dopo anni la particella che sembrava non esistere, stamani è apparsa sui monitor dei ricercatori.

 

 

La notizia sta facendo il giro del mondo, la pentaquark è una scoperta importantissima è infatti un nuovo modo in cui i quark possono combinarsi tra loro, in uno schema mai osservato prima questo permetterà sulla materia di cui siamo fatti noi e tutto ciò che ci circonda.

 

Prima la corsa e la scoperta del bosone di Higgs, poi il raggiungimento dei 13TEV mai raggiunti da una acceleratore, oggi un altro grande passo avanti per l’umanità con la scoperta di questa particella, una evoluzione straordinaria, anche sulle applicazioni della vita di tutti i giorni. Capire la materia, come funziona al suo interno, significa capire chi siamo e come ci stiamo evolvendo.

Perché è importante la scoperta
Nel 1964 Murray Gell-Mann propose la teoria sulla struttura della materia secondo cui le particelle che formano il nucleo dell’atomo (protoni e neutroni) sono composte da tre quark, ma la teoria ammetteva anche l’esistenza di particelle composte da più quark, come il pentaquark, oggi finalmente scoperto.

I quark sono considerati i mattoni del mondo, e di solito dentro le particelle   ce ne sono 3, ma il modello teorico, oggi visto al CERN stabiliva che alcune particelle potevano essere costituita da 5 quarks. La materia può essere più complessa di come appare.

In altre parole oggi per i fisici è stato come trovare un quadrifoglio ( anzi un pentafoglio) in un campo di miliardi di fiori.