Londra-“Vedi Napoli e poi muori”, così si suole esprimere quel senso di fascino e malinconia scaturato dalla meravigliosa città partenopea, da sempre meta di incantevoli soggiorni e non solo, motivo di estrema dedizione per cultori di tutto il mondo.
Fra le studiose che hanno parlato di questo profondo amore Giovedì 23 luglio all‘Istituto Italiano di Cultura di Londra, abbiamo Carol King, giornalista e scrittrice, Bonnie Alberts, fondatrice del Napoli Unplugged website e autrice del libro Napoli Unplugged Guide to Naples, Penny Ewles-Bergeron, anch’essa scrittrice, e Jordan Lancaster, autrice di In the Shadow of Vesuvius: A Cultural History of Naples.
Una discussione tutta al femminile per celebrare la meraviglia di una città che non smette mai di sedurre, con le sue infinite sfaccettature. I due volumi sono diventati presto bestsellers e rappresentano vivacemente quanto amore riesca a suscitare un luogo così pieno di contraddizioni.
Dalla palla che rotola ai piedi del turista appena uscito dalla metropolitana, calciata dai soliti “scugnizzi”, all’immancabile passeggiata sul golfo, dai suggestivi panorami, al gustosissimo cibo, Napoli rapisce e al contempo seduce chiunque la visiti, come fanno intendere le parole dell’interessante conversazione.
Jordan Lancaster ha in particolare ha raccontato della sua passione per Napoli descrivendola con quel tipo di sentimento che non la abbandona mai: “Napoli is never far from me”. La studiosa, nata in Canada e specializzata in studi italiani, ha approfondito la filosofia di Giambattista Vico e Benedetto Croce , continuando ancora oggi a diffondere il suo amore partenopeo con sincero entusiasmo.
È stata la lingua italiana, in primo luogo ad attirarla, con la sua dolce musicalità e la pittoresca pronuncia: di lì, poi, il passo verso la letteratura è stato breve, così come il viaggio nei meandri della stessa cultura.
Giada Charmain Consigli