Londra – ( dalla nostra Cristina Salonna)- Se c’è una cosa che rende orgogliosi gli italiani, è il successo che ottengono all’estero. Beh, sì. Si sa. Dal punto di vista artistico la nazione “Italia” è da un po’ che non aiuta i giovani talenti e le menti sveglie. Per fortuna a questo ci pensa l’Europa, e non solo. Sembra assurdo che il Paese dell’arte per eccellenza non sostenga l’arte, sembra assurdo che un italiano che studia tra Italia e il resto d’europa non sia apprezzato dal paese che più tra tutti dovrebbe apprezzarlo. La lista dei direttori italiani all’estero è molto lunga ma tra i tanti ne citiamo solo alcuni:
Chiara Parisi dirige il programma culturale del Monnaie di Parigi, una delle più antiche istituzioni francesi, patrimonio dell’Unesco che assicura la produzione monetaria dell’euro francese ma anche di monete da collezione e decorazioni. La Francia l’ha voluta e l’ha avuta. È al contempo insegnante e curatrice di mostre e grazie a lei la Monnaie è un museo a cielo aperto in uno dei quartieri più belli di Parigi.
Paola Antonelli, architetto, a soli 31 anni è stata assunta come curatrice al Moma di New York. Oggi, a 51 anni, è stata nominata Direttore della Ricerca e sviluppo. Non solo, ha ricevuto diversi e prestigiosi riconoscimenti. Art Review l’ha inserita nella lista delle cento persone più potenti nel mondo dell’arte. Ha organizzato diverse mostre occupandosi dai videogiochi ai caratteri tipografici digitali.
Massimiliano Gioni, ha condotto studi universitari tra Vancouver e Bologna. Figlio di un direttore di fabbrica d’inchiostro e di un’insegnante. Ha avuto diverse esperienze lavorative nel mondo ma sempre tra mostre e musei e finalmente, dal 2007, ha ricevuto l’incarico dal New Museum of Contemporary Art di New York. Mica male eh?
Andrea Bellini, a soli 44 anni vanta già l’aver lavorato a New York come direttore della rivista Flash. Dal 2007 al 2009 ha diretto la fiera Artissima di Torino e dal 2012 è il direttore del Centro d’Arte Contemporanea di Ginevra,
Francesco Manacorda, 41 anni, laureato in Lettere con alle spalle diverse esperienze di curatore in Italia. Da quattro anni è il direttore artistico della Tate di Liverpool, fulcro dell’arte moderna. Aveva già lavorato come curatore alla Barbican Art Gallery a Londra.
Lorenzo Benedetti, laureato in Storia dell’arte a La Sapienza di Roma è attualmente direttore de il De Appel art center di Amsterdam. In passato ha lavorato dal Vleeshal di Middelburg, come direttore del 2008 alla Kusthalle di Mulhouse, con ruolo di curatore ospite. Nel 2005 ha fondato il Sound Art Museum, un museo tutto dedicato al suono nelle arti visive. Non è tutto, Lorenzo è anche docente alla Jan van Eyck Academy di Maastricht.
Francesco Stocchi, anche lui amato dagli olandesi. È diventato il primo curatore dell’istituzione nella sezione di arte moderna e contemporanea al Museum Boijmans Van Beuningen e si occupa delle mostre di artisti non olandesi.
Gabriele Finaldi, 50 anni, nato a Londra. Ha studiato tra Londra, Napoli e Piacenza. Nel 1992 è stato nominato curatore della pittura italiana e spagnola alla National Gallery, nel 2002 è stato chiamato dal Museo del Prado dove si è occupato di restauro, esposizioni, collezioni e progetti di ricerca.