Al di là delle frontiere della Scienza

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1848

Chi vuole apprendere il segreto di mutare le cose deve sapere che ciascuno può influenzare ogni cosa magicamente se cade in grande eccesso di amore, odio o sentimenti similari. Alberto Magno ( 1193 – 1280 ) – De mirabilibus mundi.

Dall’alba di ogni civiltà sono stati vaghi i limiti tra i fatti sperimentati e qualunque altra cosa possa cadere nel campo dell’inesplicabile, marcato come Magia.
I Romani nelle Leggi delle Dodici Tavole ( ca. 450 a.C. ) avevano decretato: “ Se grano e raccolti sono ostacolati nella crescita per l’intervento di azioni magiche il responsabile sarà sacrificato alla dea dei campi Cerere. ” E inoltre: “ Avvelenare altre persone, farle ammalare o menomarle attraverso azioni magiche o diaboliche è un crimine capitale punito con la morte.”
Lo scrittore latino Apuleio ( ca. 125 – 180 C. E. ) era stato accusato dai parenti della ricca moglie di averla sedotta con arti magiche. Per difendersi in tribunale dalle accuse della famiglia di lei, Apuleio aveva scritto l’Apologia dove fa una distinzione netta tra magia nera, o negromanzia, che persegue il male, e la magia bianca, o teurgia, da lui praticata per purificare la sua anima e conseguire la saggezza divina.

La duplicità della magia era stata affrontata in maniera duplice dalla Chiesa Cristiana. Il papa Silvestro II ( 999 – 1003 ), sospettato di aver praticato l’alchimia, un ramo della magia, aveva dovuto giurare dinanzi a un Concistoro di non essere un mago. Alberto Magno, vescovo di Regensburg, canonizzato santo e Dottore della Chiesa, era stato invece un alchimista dichiarato.
Perché l’alchimia non era intesa soltanto come una forma di chimica primitiva, ma come un passaggio spirituale che conduceva a una disciplina interiore, dove materia e spirito trovavano il loro necessario equilibrio.

Infine papa Giovanni XXII aveva messo fuori legge questa Arte con la bolla del 1317: “ Poveri loro, sapienti anche nell’autoinganno, cadono nella fossa scavata da se stessi. ” Da nessuna parte, comunque, l’alchimia, come la magia, aveva avuto vita facile. Gli imperatori cinesi l’avevano bandita nel 144 a.C., e poi ancora nel 60 a.C., l’imperatore romano Diocleziano nel 296 C. E., il re inglese Enrico IV l’aveva dichiarata illegale nel 1406.


Chimica e Fisica hanno fatto il loro corso, sbiadendo via via le proprie ascendenze arcane, lasciando da parte la psiche, dall’origine parte attiva di ogni pratica magica. Perché tutto quanto non è spiegabile attraverso i canoni delle prove sperimentali deve essere rigettato, espulso dal campo della ricerca scientifica, e negato come falso. Così fenomeni come psicocinesi, geomanzia, telepatia, veggenza o altro sono rimasti vivi solo in miti, saghe e leggende, come superstizioni di un tempo lontano.
Carl Gustav Jung aveva attribuito l’origine dei fenomeni paranormali, conosciuti anche come extra – sensorial perceptions ( ESP ) ad un’attività erratica e singolare della nostra psiche, non spiegabile attraverso le leggi scientifiche valide solo per aggregati macrofisici. ‘ Ci sono cose, diceva lo psicoanalista svizzero, ‘ di cui la gente non ama parlare per timore di esporsi a un ridicolo senza senso… Sono rimasto meravigliato di constatare con quanta cura i loro segreti fossero custoditi. ’

 

Un caso noto di psicocinesi è stato quello del frate cappuccino Giuseppe da Copertino ( 1603 – 1663 ), che sotto l’effetto di intense estasi lievitava da terra e volava. Il frate era stato mandato davanti all’Inquisizione e segregato in conventi isolati dove aveva continuato a lievitare e volare sino alla sua morte. Secoli dopo fra’ Giuseppe era stato canonizzato come santo protettore di viaggiatori, aviatori e astronauti.
Il film australiano “ The Water Diviner ”, il rabdomante, ha portato all’attenzione del pubblico un aspetto della geomanzia praticata nelle campagne di tutta Europa. Per la ricerca di falde acquifere e pozzi, utili all’irrigazione dei campi, gli agricoltori erano soliti affidarsi all’esperto del caso, il rabdomante.

La telepatia è un termine usato implicitamente nella vita corrente, accade di dire: mi hai letto nel pensiero. Gli esperimenti condotti alla Duke University dal padre della parapsicologia moderna J.B. Rhine ( 1895 – 1980 ) hanno dimostrato che i ‘ telepati ’ possono leggere una serie di carte prima che queste vengano scoperte. Mancanza d’interesse o noia, però, da parte dei soggetti nel corso degli esperimenti influenzano negativamente i risultati. Perché, come aveva osservato Alberto Magno: “ Il buon alchimista deve saper scegliere le ore e i giorni adatti per lavorare con criterio. ” Gli esperimenti sulla telepatia, inoltre, non sembrerebbero essere influenzati da distanze spaziali o temporali, confermando la concezione di Jung della relatività psichica nella percezione dello spazio – tempo.
Veniamo ora al risvolto più controverso del groviglio paranormale: come può la mente slittare avanti e indietro nel tempo sì da leggere fatti passati o futuri?
L’ingegnere inglese J.W. Dunn ( 1886 – 1949 ), in servizio nella Guerra Boera, aveva previsto la catastrofica eruzione vulcanica ( 1902 ) che aveva distrutto a migliaia di miglia di distanza l’isola Martinica, nei Caraibi. Lui stesso aveva spiegato poi questa previsione nel suo libro: “ Un esperimento con il tempo ”. Dunn e altri hanno provato a dare un fondamento scientifico alla veggenza. L’ipotesi più comprensibile pare comunque restare quella di Carl Gustav Jung: i fenomeni ESP sono connessi alla conoscenza assoluto dell’inconscio collettivo, dove spazio e tempo si contraggono quasi a un punto. Questi fenomeni hanno un comportamento erratico e non sono prevedibili, essendo singolarità simili a quelle che accadono nel mondo fisico.
Nella ferma ricerca delle leggi che regolano la materia l’antico mondo magico è stato spiegato, bypassato e smantellato. Ma il crescente dominio umano sulla natura ha generato pure una sorta di moderna magia nera: radioattività nucleare, armi chimiche, inquinamento, deforestazioni e quant’altro, trascurando la natura vera della psiche, che con i suoi ‘ quando ’ e ‘ dove ’ rende relative le intese oggettività scientifiche. Una nuova magia bianca potrebbe nascere da una migliore conoscenza della comune struttura ancestrale di inconsce paure e speranze, di sogni e incubi, partendo di nuovo dall’arcano monito dell’oracolo di Delfi: “ Conosci te stesso ”.