Dopo il summit di Bruxelles il Brexit non fa più paura

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Il 2015 si sta concludendo ed il referendum Brexit, giorno dopo giorno, si approssima alla sua fatidica data, inizialmente si pensava che il referendum riguardo la possibilità, da parte del Regno Unito, di rimanere o no nell’Unione Europea fosse stabilito per una data compresa fra novembre o dicembre 2017.

Pertanto in un primo momento si pensava che il fatidico confronto sul Brexit si sarebbe giocato a fine 2017. In realtà con la sorpresa un po’ di tutti, l’autorevole quotidiano.

 
The Guardian ha oggi affermato che molto probabilmente le date del referendum saranno anticipate al 9 o 16 giugno. Un segno di assoluta e convinta fiducia è quello che il premier britannico vuole lanciare ai suoi colleghi europei del Consiglio di Presidenza dell’Unione. In effetti siamo stati soliti vedere un Cameron molto sicuro di se in politica estera, la coalizione anti Stato Islamico è stata in gran parte voluta dal premier britannico che in quell’occasione ha mostrato molta fermezza.

Tuttavia riguardo il delicato referendum Brexit Cameron è stato sempre molto accorto e titubante ma con l’avvenuta notizia di voler anticipare il referendum a giugno 2016 pare che sia giunto il momento di chiudere definitivamente la partita fra euroscettici ed europeisti convinti.

Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, che ricordo essere stato in passato per più di una carica legislativa primo ministro polacco, ha affermato che le trattative conclusesi a Bruxelles fra Cameron ed i suoi colleghi europei stanno andando sulla buona strada.

Tuttavia Il presidente Tusk ha voluto sottolineare che per quanto riguarda la delicata questione dell’accesso da parte dei cittadini comunitari ai benefits britannici resta ancora un punto da chiarire.

In effetti la recente dichiarazione di Cameron di voler tagliare “i rubinetti del Walfare State” a tutti quei cittadini comunitari che non abbiano versato i loro contributi per almeno quattro anni, è stata avvertita come un terremoto dai vertici europei che, nel corso degli anni si sono sempre impegnati a combattere qualsiasi tipo di discriminazione ed a mantenere la Libera Circolazione fra i cittadini delle varie realtà nazionali europee.

In ogni modo dopo questi giorni di trattative a Bruxelles il premier britannico sembra sicuro che il Regno Unito dopo il referendum Brexit rimarrà in Europa. Purtroppo sono molte le avversità ancora da superare non solo con gli altri vertici europei ma soprattutto in casa propria, le correnti euroscettiche si stanno alzando in ogni angolo del paese ed una nutrita parte degli elettori britannici afferma che l’atteggiamento di Cameron sia stato remissivo nell’ultimo meeting europeo.

È difficile poter anticipare con esattezza quale sarà la realtà dei fatti dopo il referendum Brexit, in ogni modo pare che in questo ultimo summit europeo i punti di vista di Cameron e quelli dei suoi colleghi premier Europei abbiano trovato finalmente un punto di contatto, la permanenza del Regno Unito in Europa non sembra più a rischio ma una certezza in fase di compimento.

Tommaso Vicarelli