Interessi di politica spionaggio e potere.
Si fa sempre più stretto il coinvolgimento di Putin nella vicenda Litvinenko.
Londra non gioca solamente un importante ruolo nel settore finanziario ma è anche un forte catalizzatore di una lunga serie di altri interessi che vanno dal settore immobiliare, alla politica passando infine per lo spionaggio.
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Rimanendo appunto sull’ultimo interesse menzionato ovvero quello dello spionaggio, proprio nella mattinata di ieri abbiamo avuto la conferma di quanto Londra, da grande capitale mondale quale che è, ricopri una posizione centrale proprio nel campo dei servizi segreti.
Nel Novembre 2006 moriva l’ex agente segreto russo Alexander Litvinenko, tuttavia a distanza di molti anni l’interesse degli inquirenti attorno alla sua misteriosa morte non è assolutamente decaduto ma al contrario ha continuato ad essere alimentato grazie alla raccolta di prove ed informazioni..
Durante la mattinata di ieri, Marina, la vedova di Litvinenko, in una dichiarazione rilasciata per la stampa internazionale sembra confermare i rumours che ruotano attorno alla misteriosa morte di suo marito.
Il 23 Novembre 2006 Mr Litvinenko, che servì con il grado di ufficiale la Russia State Security Service, moriva dopo tre settimane di dura agonia. Quella tazza di tea presa in compagnia degli ex agenti russi Andrei Lugovoi ed Dimitri Kovtun al Millennium Hotel di Grosvenore Square a Londra, gli è stata fatale.
È stata proprio quella apparente ed innocua tazza di tea a causare la morte di Alexander in quanto contaminata dalla sostanza altamente radioattiva conosciuta come polonio 210.
Il polonio per le sue caratteristiche genetiche è considerato la sostanza perfetta per avvelenare ed uccidere un obiettivo sensibile senza lasciare tracce al suo seguito.
Essendo inodore, insapore e di difficile rilevazione negli esami medici, il polonio 210 è incredibilmente letale ma al contempo garantisce una buona dose di sicurezza anche agli stessi utilizzatori.
In effetti non è trasmissibile per osmosi, pertanto può essere trasportato senza grossi problemi; solamente se inalato, ingerito o se entra in contatto con qualche ferita il polonio rilascerebbe le sue altamente radioattive particelle Alpha le quali inizierebbero immediatamente a corrodere e danneggiare gli organi interni.
Per quel l’omicidio la corte Inglese ha subito fatto ricadere i suoi sospetti su i due ex agenti russi Andrei Lugovoi ed Dimitri Kovtun, in quanto accusati deliberatamente di aver avvelenato Litvinenko mettendo il polonio nella sua tazza di tea. Tuttavia nei primi momenti i giudici della corte non fecero nessun accenno riguardo al coinvolgimento del presidente Putin nella vicenda.
Sebbene la stampa di tutto il mondo immediatamente sospettò che dietro quell’omicidio c’era la mano di Putin, mai prima della mattinata di ieri è stata tenuta una dichiarazione pubblica così esplicita e dal contenuto così forte.
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Marina nel suo discorso ha affermato che lei si sta sentendo meglio nel sapere che le accuse che suo marito Alexander Litvinenko rivolse dal suo letto di morte al presidente Putin, sono state provate dalla corte britannica.
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Categoria: news a LondraPubblicato Venerdì, 15 Gennaio …