Un team di scienziati internazionali del gruppo di ricerca LIGO Scientific Collaboration (LSC)ha dichiarato di aver rilevato onde gravitazionali provenienti dai buchi neri. La ricerca che verrà pubblicata sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters viene da molti già definita come una delle più importanti del secolo.
La LIGO è un gruppo di ricerca internazionale che focalizza ogni suo sforzo nella ricerca e nella conoscenza della gravità, e sull’idea di utilizzare le onde gravitazionali come strumento di future scoperte astronomiche. Questi scienziati sparando attraverso lunghe gallerie dei laser tentano di percepire increspature nel tessuto dello spazio-tempo.
Queste increspature vengono rilevate da dei macchinari chiamati Interferometri, ma i segnali attesi sono veramente sottili, tanto sottili da essere praticamente frazioni della larghezza di un atomo.
Alle 10,50 e 45 secondi (ora italiana) del 14 settembre 2015, due strumenti dell’esperimento Ligo uno nello Stato di Washington e uno in Louisiana registrano un dato anomalo. Da quel momento è iniziato il lungo controllo dei dati per essere sicuri.
Ed oggi l’annuncio ufficiale della rilevazione delle onde gravitazionali. Gli scienziati hanno osservato la deformazione dello spazio-tempo generate dalla collisione di due buchi neri di massa equivalente a circa 29 e 36 masse solari, più di un miliardo di anni luce dalla Terra.
Le onde gravitazionali rivelate sono state prodotte nell’ultima frazione di secondo del processo di fusione.
Il segnale stato rilevato come detto, da due distinte strutture negli Stati Uniti e analizzato grazie alla collaborazione di Ligo e Virgo, alla quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) .
Quindi questa che ha l’aria di essere una giornata che verrà ricordata nella storia ha come protagonista sia Washington DC. Sia l’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego), a Cascina, in provincia di Pisa. La notizia è stata data da due conferenze stampa quasi in contemporanea una a Pisa e una negli Stati Uniti dove David Reitze, il direttore esecutivo del progetto Ligo, ha detto “Abbiamo rilevato le onde gravitazionali,”.
Ma facciamo un passo indietro, anzi un salto nel tempo a più o meno 100anni fa…
Novembre 1915, Albert Einstein illustra al mondo la sua Teoria della relatività generale, dove appunto si parla delle” Onde Gravitazionali “. In fisica le onde gravitazionali sono onde di metrica dello spazio-tempo dovute alla presenza di masse in movimento con un momento di quadrupolo non nullo.
In pratica sono delle perturbazioni variabili della curvatura dello spazio-tempo che si propagano nel vuoto alla velocità della luce. La teoria della relatività generale, prevede infatti, che masse accelerate emettano radiazioni, così come avviene con le cariche elettriche accelerate.
Tuttavia, le radiazione causate dall’accelerazione delle masse nello spazio-tempo non sono di tipo elettromagnetico, ma di tipo gravitazionale.
Dunque Albert Einstein aveva ragione, e oggi, un po’ a tutti noi, appassionati di scienza e non solo, è venuto in mente quel lontano giorno di novembre del 1915, quando un fisico illustrò la sua teoria al mondo. Albert Einstein iniziando a spiegare la sua teoria della relatività, forse citò chi era venuto prima di lui e forse, tra 100 anni, uno scienziato, presentando la sua teoria che magari esiste solo grazie ad oggi, dirà:” Sapete era l’11 Febbraio 2016 quando un gruppo di scienziati internazionali dichiarò di aver rilevato per la prima volta le onde gravitazionali…”.
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