Londra ( dopo un forte attacco haker al sito, rimettiamo l’articolo di una settimana fa grazie ai lettori che lo hanno richiesto e all’autrice Carla Ferrero) –
Non sbaglia una colpo la TijEvents , ancora una volta ha organizzato uno spettacolo bello, divertente e riflessivo con SLURP. Lo spettacolo teatrale di Marco Travaglio e’ tratto dal suo libro uscito a Maggio 2015, raccolta di “leccate” a politici, personaggi di rilievo e chiunque sia salito o si sia anche solo avvicinato al carro del vincitore.
Circa 3 ore di monologhi e dialoghi tra Marco Travaglio e Giorgia Salari. Sul palco solo una scrivania di legno con una macchina da scrivere e una lampada verde, un leggio a testa e sullo sfondo si alternano foto dei “leccatori” e dei “leccati”, non serve altro. Si ride, si ride tanto, ma si dovrebbe piangere o quantomeno soffermarsi a riflettere sullo stato dell’informazione italiana, quella sovvenzionata e che si fa anche pagare.
Qui la chiameremmo wakeupcall, di quelle forti e che non puoi ignorare. Si attraversano i decenni, i potenti cambiano e i leccatori evolvono gli stili, ma di certo non abbandonano il campo. Si inizia con un confronto tra le leccate che riceveva Mussolini e quelle dedicate a Renzi. Entrambi sportivi all’inverosimile ed instancabili lavoratori, non conoscono riposo e le parole del Ventennio si confondono con quelle di giornali e media all’apparenza molto piu’ moderni. Le lingue avranno riposo solo nell’era Dc, ma torneranno prontamente alla riscossa con Craxi.
L’apice si raggiunge con Berlusconi, spesso paragonato a divinita’, a Mozart e addirittura indicato come il costruttore del Monte Rosa. I giornalisti fanno a gara a chi lecca di piu’ e si arriva al genere tragicomico.
Con i politici di Sinistra i toni si smorzano, preferiscono apparire “normali”, quaresimali e in linea con la crisi, ma comunque salvatori della Patria. Le vacanze di Letta vengono dipinte con una tale tristezza da far provare un po’ di pena, ma e’ talmente impegnato da non potersi permettere altro. Veltroni e’ cosi’ attivo da essere paragonato a un millefoglie e soprannominato “Onorevole Sveltoni”.
Monti e il suo Loden diventano simbolo del politico “sobrio”. Anche il Presidente della Repubblica merita la giusta leccata: Napolitano e’ un martire che decide di accettare una rinnovata carica presidenziale per il bene comune.
Il gioco si fa duro con Mattarellla, ma i leccatori piu’ allenati trovano il modo di incensare addirittura la sua camminata e il suo modo di parlare, le rare volte che ci fa questa concessione. Il ritratto che ne emerge del giornalismo Italiano e’ tutt’altro che bello e roseo, per usare le parole audacemente scelte da qualcuno per descrivere Andreotti nella camera mortuaria e chi e’ al potere continua a bearsi di tutte le lingue intorno.
Ma in fondo la scelta e’ nostra: che tipo di informazione vogliamo? Siamo proprio sicuri di voler ancora leggere pagine intere sulla sciata domenicale di Renzi e l’abitazione normale di Mattarella? Soprattutto per chi come noi ha dovuto/voluto spostare la propria casa in UK, tante alternative sono sotto i nostri occhi.
[foto Tijevents ]