Addio grande Muhammad Ali

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“Dio si è venuto a prendere il suo campione. Lunga vita al più grande”. Così Mike Tyson ha ricordato su Twitter Muhammad Ali.
Gia’, quel Dio pregato da Ali, che gli fece persino cambiare nome da Cassius Clay a Muhammad lo ha ripreso con se.

 

Muhammad Ali non era solo un pugile, era un simbolo di lotta, di speranza, un lottatore per i diritti civili, per la pace, per i piu’ deboli.
Ali e’ e rimarra’ un eroe per molti africani, per la gente di colore, al pari di Martin Luther King e il Che.

Sul ring era il campione di tutti, era come se li con lui a boxare ci fossero i sui fratelli affricani, anzi no tutta l’Africa. Muhammad Ali, che fu’ condannato a 5 hanni di carcere per aver rinunciato alla guerra del Vietman, considerata inutile dicendo « Non ho niente contro i Vietcong, loro non mi hanno mai chiamato “negro». Preferi’ rimanere 3 anni senza fare incontri perdendo una montagna di soldi, piu’ che ritirare la sua posizione socio_politica.
Muhammad Ali il grande, la farfalla e l’ape come era conosciuto sul ring, la leggerezza unita al colpo deciso.


Tutti lo hanno amato e continueranno ad amarlo per sempre. Io nacqui proprio nell’anno dell’incontro di pugilato piu’ importante della storia, 1974, quello tra Ali e Foreman un incontro che ando’ oltre al quadrato, ando’ oltre ogni aspettativa. ALi in quel match stanco’ l’avversario con eleganza, saltellando, finche’ esausto il campione del mondo Foreman , che oggi in ricordo del suo amico e rivale scrive “Se ne va una parte di me” cadde a terra. Da li il mondo della box non fu piu’ lo stesso. Da li le persone di colore inziarono a farsi rispettare ancora di piu’, il loro eroe era campione del mondo.

Alto, imponente, veloce, sicuro, e arrogante con le parole, spesso usate solo per far scena, ma riusciva sempre a fare impressione il modo come le diceva, in bocca ad altri non avrebbero avuto il solito effetto. Un catalizzatore perfetto in un periodo storico americano, particolare, Muhammad ha saputo cogliere il grido sordo dei neri e lo ha portato alla luce del sole, combattendo dentro e fuori dal ring.

Ali e’ morto, ma non il suo mito, le sue immagini, la sua storia. Malato da tempo di Parkinson gli fu chiesto, come prendeva questa nuova situazione di vita, e lui rispose sorridendo : « Il mio Dio mi ha dato la vita, e mi ha dato 40 anni di bellissima vita anche se ora mi ha datto questo e me la toglie, io ho fatto sempre pari conla Vita».
Questo era il grande Muhammad Ali.