Di Valentina Celi
“Speriamo in una Brexit light.” Queste le parole dell’Ambasciatore d’Italia Pasquale Terracciano durante la conversazione con il Sottosegretario del Ministero degli Esteri Vincenzo Amendola, dal titolo “The role of the Italian Community in the UK”.
Organizzata dalla Italian Society della London School of Economics, si è tenuta una conversazione fra due delle figure istituzionali che maggiormente hanno dovuto fare i conti con i cambiamenti della sfera politica britannica: l’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Pasquale Terracciano, ed il Sottosegretario del Ministero degli Esteri, Vincenzo Amendola.
Entrambi si sono prodigati per rassicurare la comunità italiana in seguito al referendum del 23 Giugno, il quale ha visto la vittoria degli Euroscettici, decretando il futuro recesso della Gran Bretagna dallo status di membro dell’Unione Europea; ed entrambi non hanno nascosto la propria delusione di fronte all’esito referendario, dando dunque voce ai pensieri dei circa 500.000 cittadini italiani che vivono, studiano o lavorano del Regno Unito.
Ma, dopo tutte le voci fondate e non delle scorse settimane, cosa cambierà veramente per gli Italiani nel Regno Unito?
Sicuramente verranno fatti salvi i diritti acquisiti, cioè quei diritti dei quali godiamo ora in quanto cittadini europei, come il diritto di movimento e di libera circolazione, ed entrambi gli oratori hanno evidenziato come, grazie agli ottimi rapporti fra il nostro Governo e quello di Sua Maestà, non si prevedano particolari privazioni per i nostri connazionali.
Naturalmente c’è da aspettarsi un giro di vite per quanto riguarda la possibilità di ottenere la residenza in Gran Bretagna: un iter che si allunga, ma che comunque non risulterà proibitivo.
Inoltre il Sottosegretario Amendola ha rassicurato gli astanti dichiarando che il Governo italiano si sta adoperando per far sì che, attraverso la stipulazione di accordi ad hoc, siano garantiti ai cittadini italiani nel Regno Unito l’accesso alle risorse e la possibilità di continuare a svolgere il proprio lavoro in un clima sereno ed accogliente, come in passato.
La speranza condivisa dai due interlocutori è che grazie all’opera della neo eletta Primo Ministro Theresa May, il passaggio dalla membership dell’Unione Europea, alla piena indipendenza del Regno Unito avvenga nel modo più soft possibile, soprattutto per tutelare quei settori chiave come la sanità pubblica e il mondo accademico, nei quali la presenza degli Italiani è fondamentale per garantirne il buon funzionamento.
Si attendono comunque gli ulteriori sviluppi di queste ore, dato che la May sta procedendo alla nomina dei membri del suo Gabinetto di Governo, a cui spetterà il difficile incarico di trainare la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea, senza provocare dissesti nell’economia nazionale e senza scontentare i partners commerciali europei.
LondonONEradio radio ufficiale degli italiani a Londra era presente ASCOLTA l’intera conferenza