Cosa fare a Londra nel week-end di Ferragosto

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di Federica De Marco.

Si sa che il Made in Italy è particolarmente apprezzato a Londra. Basti pensare alle numerose fiere a tema enogastronomia che si svolgono periodicamente in città e che attraggono sistematicamente un elevato numero non solo di produttori intenzionati ad entrare nel mercato inglese, ma anche semplici consumatori sempre più attenti ad un’alimentazione sana e al consumo di prodotti di alta qualità.

Lo dicono ancora meglio i numerosi Chef stellati della capitale britannica, che hanno contribuito ad esportare la conoscenza della cucina italiana all’estero.

Secondo un rapporto dell’Italian Trade Commission del 2013, il Bel Paese è addirittura il secondo fornitore di vino del Regno Unito, preceduto solo dalla Francia.

In una città cosmopolita come Londra soprattutto il pubblico giovane è sempre più attratto dalla produzione agroalimentare del Mediterraneo, nonché dalla cultura e dalla storia che contraddistinguono le eccellenze italiane.

In questa prospettiva, è stato recentemente aperto a Southwark Mercato Metropolitano, uno spazio destinato a far concorrenza al vicino Borough Market ed il cui leitmotiv si può così sintetizzare: il buon cibo italiano non è un lusso ma è alla portata di tutti.

La mente dietro questo ambizioso progetto è quella dell’imprenditore Andrea Rasca (ex socio Eataly) che ha dapprima inaugurato MM nel 2015 nell’ambito dell’Expo, riqualificando un’area di Milano, quella di Porta Genova e trasformandola da dismessa sede ferroviaria a moderno punto di riferimento della movida milanese.

Lo stesso intento è stato portato avanti anche a Londra: aprire un mercato cittadino di qualità a prezzi accessibili, affiancando un progetto integrato di ristrutturazione urbana dell’area in cui MM ha sede.

In questo caso si tratta dell’area conosciuta come Newington Triangle, tra la stazione metropolitana di Borough e Elephant & Castle: a suo tempo questa era stata la sede di una cartiera che, poi dismessa, era divenuta uno dei tanti siti di sviluppo di proprietà di Peabody, una delle più antiche cooperative edilizie di Londra.

MM conta attualmente due sedi, quella londinese appunto e quella italiana a Torino, ma ovviamente sono dietro l’angolo le future aperture in territorio italiano e all’estero, in particolare in Giappone.

Quale che sia la location, il filo conduttore è comunque quello di un mercato all’interno di edifici industriali, dal layout semplice e dall’utilizzo di materiali riciclati, all’insegna di un modello economico sostenibile che sia una risorsa per la comunità locale.

Nessuno spazio per brand industriali ma solo per prodotti ricercati e di alta qualità.

Nel MM operano solo piccoli agricoltori e produttori locali, con benefici anche a livello ambientale riducendo l’energia impiegata per i trasporti ed aumentando invece il livello nutrizionale ed il sapore dei prodotti, nonché tutelando la biodiversità.

Si sa comunque che Londra non è nuova a street food e farmer’s market, ma qui il segno distintivo è l’eccellenza italiana.

Il progetto di Mercato Metropolitano è comunque di ampio respiro dato che mette a disposizione spazi di lavoro per l’emergente comunità imprenditoriale, sviluppando eventi di arte, musica, cinema e benessere.

Proprio nei prossimi tre giorni, 11-12-13 Agosto, il coro Some Voices si esibirà negli spazi del MM con un repertorio di brani pop contemporanei, spaziando dai Blur fino a Beyoncé: dalle 7pm in poi, i biglietti sono acquistabili sul sito somevoices.co.uk/festivalheadliners/.

Una serata di musica da accompagnare ad un piatto di pasta o pizza e naturalmente da un bicchiere di vino.

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