di Valentina Celi.
Un lancio sorprendente per il primo numero di ITALIANS London Style, un magazine semestrale che promette di innovare il panorama giornalistico, focalizzandosi sulla cultura italiana, ma sempre in un’ottica contemporanea e spesso provocatoria.
Non capita di sovente di ritrovarsi fra le mani il primissimo numero di una pubblicazione: una sensazione di scoperta mista alla curiosità di addentrarsi fra le pagine per carpire l’essenza di un territorio ancora sconosciuto.
ITALIANS LDN, già dalla copertina promette di fare faville, offrendosi al grande pubblico con un taglio pulito, dal respiro internazionale, e con un innegabile elemento di rottura con la tradizione che vede l’Italia la patria di “pizza, pasta e mandolino”; invece di un simbolo storico (e forse scontato) che rappresenti il Made in Italy, a salutare il lettore troviamo un intrigante doppio senso, con l’immagine di una paperella di gomma, che ammiccante esclama “What the…”

Addentrandosi nella lettura della rivista, si noterà certamente la cura del dettaglio e la voglia di sperimentare attraverso un uso sapiente di esperimenti grafici e di una impaginazione dal taglio anglosassone, che catturano ancor di più l’attenzione del lettore verso questo book magazine.
La cura dell’aspetto visuale è data dall’esperienza acquisita grazie alle attività di #EATDRINKLOVEITALIAN, un concept che unisce la consapevolezza della qualità e dell’importanza del Made in Italy al brand strategy e all’identity design, di cui chiaramente ITALIANS LDN è il perfetto manifesto.
Il magazine non lesina di certo sulla qualità dei contenuti, e, spaziando fra varie tematiche, si adopera con competenza ed accuratezza per spiegare ed esaltare l’identità del made in Italy a Londra, dove la presenza della creatività e della raffinatezza italiane è sempre più apprezzata.
Lo stile variegato del magazine, che impiega un range di toni che vanno dal colloquiale al formale, riesce ancora una volta a sperimentare con successo, rendendo gli articoli interessanti e non banali, e legandoli l’uno all’altro quasi in un gioco di specchi, fornendo al lettore “onnivoro” spunti diversissimi fra loro, sempre legati dal fil rouge che è l’eccellenza italiana.
E proprio delle eccellenze prodotte nel nostro Paese si parla profusamente, così che si possa apprezzare appieno uno degli elementi vincenti di ITALIANS LDN: il saper coinvolgere il lettore attraverso degli articoli che siano una fotografia senza tempo di un soggetto, nei campi architettonico, automobilistico, gastronomico, sartoriale e del prèt-à-porter, e del design, sempre seguendo il concept del book magazine.
In particolare è notevole l’intervista ad Erica Fiorucci, figlia del genio della moda trasgressiva, la quale ne traccia un inedito ritratto postumo, svelando l’uomo nel privato del quotidiano, lontano dalle passerelle internazionali, e che racconta del suo rapporto con un padre così famoso.
In generale ITALIANS LDN riesce a soddisfare le aspettative di un magazine che si propone di raccontare “Il Made in Italy with a twist”, e sta sicuramente imboccando la strada giusta per conquistare il palcoscenico internazionale, consentendo ai lettori di tuffarsi nel variopinto e inesauribile mondo della creatività italiana.