Il Boom dopo la Brexit: chi sta veramente guadagnando?

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Luisa Liu
LONDRA– Così come i turisti si approfittano del calo della sterlina, i negozi altrettanto si approfittano dei soldi dei turisti: pronti ad incamerare £ 9 miliardi quest’anno, un record.
Questo fenomeno conseguente alla Brexit sta portando l’UK a un Boom fenomenale.
Giusto nel mese scorso, ad agosto, le vendite ai turisti provenienti dagli Stati Uniti e dalla Cina sono addirittura aumentate rispettivamente del 74% e del 65%, cifre non affatto trascurabili.
       Non a caso Jace Tyrrell, amministratore delegato del Lobby Group, afferma che grazie alla Brexit, i centri commerciali hanno avuto benefici notevoli, in quanto oltre la metà degli acquirenti sono turisti. A conferma, City A. M. asserisce che quest’estate è stata la migliore rispetto a qualunque anno precedente, a causa del Brexit: è la prima volta in assoluto che i centri commerciali raggiungono l’apice di oltre £9 miliardi di vendite.
       Le marche di lusso hanno avuto particolar successo, portando alla crescita iperbolica dell’economia. Si spera che la crescita continui di questo passo. Vedremo a breve cosa succederà a Natale.
     New West End Company, che rappresenta Oxford Street, Bond Street e Regent Street, riporta alcuni dati: oltre all’incremento sproporzionato delle vendite ai turisti da tutto il mondo, seguono altre cifre non certo irrisorie. Le vendite non-UE nella zona occidentale, complessivamente, hanno avuto un balzo del 44% rispetto allo stesso mese dell’anno prima. Le vendite di beni di lusso sono aumentati del 19%, le vendite, per esempio, di gioielli e bigiotteria addirittura del 19,50%.
Bond Street ha goduto un rapido incremento delle entrate quest’ultimo mese, con il 35,10% in più rispetto all’anno scorso.
      Decisamente le spese dei turisti dopo la Brexit hanno contribuito ben £ 52 miliardi di valore aggiunto lordo all’economia britannica.
Tuttavia altre sfide ci aspetteranno nel 2017.
Si prevede un aumento medio dell’80% dei costi che ricadranno sulle spalle dei rivenditori e non potranno che influire sul profitto dei rivenditori fino al 25%.
Si starà a vedere. Il tempo ne sarà testimone.