Londra – Il governo inglese concederà, a sostegno della Regina, un maxi finanziamento. Buckingham Palace vedrà sul suo conto un maxi sussidio di 369 milioni di sterline in vista della sua più grande restaurazione sin dal 1826. Il Daily Mirror intitola l’articolo “Chi pagherà per questo restauro da 369 milioni di sterline? Voi”, lanciando la notizia. I sudditi pagano ogni anno 1£ per la causa di un palazzo che porta alla città tantissimi introiti, dal turismo all’immagine in sé di uno dei monumenti più attrattivi di tutto il Regno Unito. Il governo ha approvato un progetto decennale per ristrutturare il Palazzo aumentando lo stanziamento dei fondi pubblici, 40mln di sterline all’anno verranno infatti stanziate per i lavori.
Non mancano le contestazioni, la minoranza repubblicana coglie l’occasione per proporre una fine della monarchia, ma in un periodo storico in cui stanno rinascendo tanti movimenti patriottici, il consenso rasenta il 25%. Il consenso totale sarà sceso sicuramente verso la regina, la situazione in cui versa uno dei palazzi più importanti di sempre è disarmante. I lavori infatti coinvolgeranno infatti lo scheletro del palazzo, che non viene toccato da più di un secolo, oltre che a tubature e cavi elettrici. Saranno infatti 30.000 i metri quadri di pavimento che verrà riassestato, 13 i chilometri di tubature che verranno sostituite e il 70% dell’impianto elettrico del Palazzo. Un lavoro non da poco considerando che a rimetterci saranno soprattutto le migliaia di dipendenti e servitori della Regina. Per questi verranno infatti allestite stanze ed alloggi di fortuna al di fuori del palazzo. Questa sorte non toccherà la Regina che per sua fortuna dovrà semplicemente muovere il letto di qualche decimetro per permettere il corretto svolgimento dei lavori, ma nessun trasferimento temporaneo è previsto per Sua Maestà.
I lavori dovrebbero terminare nel 2027, quando la Regina avrà 101 anni. Una data molto importante dato che corrisponde alla stessa età in cui la madre si è spenta. Sarebbe una coincidenza straordinaria che in molti si stanno augurando. Ciò che è sicuro invece, è che questi lavori partiranno in tempi brevi, così come il maxi finanziamento del governo, che a meno di improbabili rivolte partirà dal numero 10 di Downing Street.