Londra – di Chiara Fiorillo
Passeggiando per Westminster, tappa fissa per chiunque passi per Londra, è impossibile non notare la statua imponente di Riccardo Cuor di Leone. Molti si fermano a scattare fotografie, ma pochi sanno che l’autore dell’opera è italiano. La storia di Carlo Marochetti, uno scultore italiano nato a Torino nel 1805 e morto a Passy (Francia) nel 1867, è nota alla maggior parte degli inglesi, eppure il suo nome non risulta familiare a molti italiani.
Suo padre, Vincenzo, già Barone dell’Impero, era un avvocato al servizio di Napoleone: il suo lavoro portò l’intera famiglia a trasferirsi a Parigi, acquistando il castello di Vaux-sur-Seine. Carlo dimostrò, fin da piccolo, grandi doti di scultore e modellatore, che lo resero uno degli artisti più apprezzati dell’800. Studiò a Parigi presso il classicista Bosio e a Roma presso l’Accademia. A causa dei moti rivoluzionari del ’48 e grazie alla sua amicizia con Luigi Filippo, decise di lasciare Parigi e trasferirsi a Londra, dove dal ’51 al 57’ partecipò alle esposizioni della Royal Academy. Le sue opere, caratterizzate da un’impronta romantica, si trovano nei posti più svariati: da Torino a Parigi, da Londra a Newport e a Glasgow.
Tra le principali opere realizzate da lui a Torino, c’è il Monumento Equestre a Emanuele Filiberto di Savoia, realizzato nel 1838; si ricorda, inoltre, il Monumento a Carlo Alberto di Savoia, completato nel 1861, meno conosciuto del precedente. Una delle sue opere più note, anche se tarda, è il Monumento a Gioacchino Rossini, in cui il compositore è raffigurato seduto. Alcune delle sue opere si possono trovare nelle collezioni torinesi del Museo del Risorgimento e dell’Accademia Albertina.
Tra le statue create a Parigi, si ricorda quella di San Michele nella chiesa di St-Germain-l’Auxerrois. A Glasgow, lo scultore italiano ha realizzato il monumento al Duca di Wellington.
A Newport, Marochetti ha realizzato la statua per la tomba della principessa Elisabetta Stuart, seconda figlia del re Carlo I, che si trova nella chiesa di San Tommaso: quest’opera, completata nel 1856, gli fu commissionata dalla regina Vittoria. La leggenda vuole che, dopo che suo padre fu decapitato, la principessa e suo fratello, Henry, furono catturati e imprigionati nel castello, dove lei morì con cuore affranto. La scultura realizzata da Marochetti, in marmo bianco, rappresenta la principessa coricata, con la guancia appoggiata sulla Bibbia aperta. Sopra di lei c’è una grata, a dimostrare il suo stato di prigioniera, le cui barre sono però rotte, a indicare la sua fuga verso l’altro mondo.
A Londra si può ammirare il monumento a Riccardo I d’Inghilterra, collocato a Westminster, proprio davanti al parlamento inglese, sede della Camera dei Lord e della Camera dei Comuni. Il bronzo è considerato una delle opere migliori dello scultore. Fu esposto, per la prima volta, al Crystal Palace nel 1851 e, su richiesta pubblica, fu poi eretto a Westminster. La spada del re fu danneggiata da una bomba nella Seconda Guerra Mondiale, ma è stata poi riparata. Non lontano da questa statua, nell’Abbazia di Westminster, è presente anche un’altra opera di Marochetti, il marmo dello scrittore William Makepeace Thackeray, famoso per le sue opere satiriche.