Londra – (philip Olland) – Ve lo racconto senza filtri, ve lo scrivo senza curarmi del taglio giornalistico , me ne frego in questo momento.Ora voglio solo trascrivere il mio stato d’animo dopo essere stato in mezzo alle lacrime, alla rabbia e all’orgoglio di ricominciare del popolo Londinese.
Sapete cosa vi dico, oggi mi sento piu’ londinese che mai e orgoglioso di essere italiano. Ho gridato anche io ” Justice for Grenfell” perche’ ho pensato alla morte dei due italiani Marco e Gloria, ho gridato per loro e per tutti gli italiani che sono a Londra e che vivono in condizioni pietose, che lavorano dei pub, nelle cucine dei ristoranti, che tra affitto e metro e qualche vizio a fine mese gli rimangono 250 pound quando va bene.
In redazione oggi una chiama ci ha colti di sorpresa, ” cari amici ma conviene ancora vivere a Londra? Tutto questo sacrificio per cosa? Per abitare in topaie? Io cari ragazzi vado via…”, Tra di noi e’ sceso il silenzio, avevamo gli sguardi fissi, le bocche chiuse, i pensieri che si rincorrevano come Nuvolari faceva con i suoi avversari. Forse ha ragione! questo messaggio muto avevamo stampato negli occhi.
Poi nel pomeriggio mi sono immergo tra il tessuto londinese, si, perche’ per sentirsi parte di una citta’ bisogna sentirne gli odori, vederla piangere, vederla incazzata. E cosi’ e’ stato, tante persone, tante veramente davanti all’ Home Office di Londra hanno sparato la loro rabbia grondante di bava e di lacrime, prima che la manifestazione partisse per fermarsi davanti al 10 Dowon Street casa di Theresa May, la grande imputata.
Tutti contro il governo, contro la May, alcuni contro anche Gorbin ma molto meno, anzi Gorbin, come qualcuno ha fatto notare, e’ andato sul rogo ed e’ rimasto li con la gente a consolare il logo dolore. La May no. Fredda, ingessata circondata dai soliti ” cani da guardia”, non si e’ avvicinta al suo popolo perche?
Persino la regina oggi con William ha fatto visita alle persone che non hanno piu’ nulla se non la vita stessa. Si e’ fermata con loro, sguardo Reale nello sguardo reale delle persone vere. Anche lei e’ sembrata commossa, Lei!… e con questo ho detto tutto.
” Basta, basta, con la separazione di classi socieli, basta con una Londra da una parte grondante di lussuria e dall’altra di poverta’. La May ha 4 case di lusso noi poveri bruciamo in topaie”, questo gridava la voce del popolo, questo gridava la donna che per 30 anni ha abitato sotto quel palazzo andato a fuoco come un fiammifero.
Io non so se e; tutta la colpa del governo di ora o quello di prima, se la colpa e’ dell’agenzia che aveva in gestione il grattacielo, del proprietario, o della ditta che ha messo i rivestimenti dei pannelli a basso costo per risparmiare, non lo so, non sono un giudice, ne un magistrato, ma credo nella giustizia inglese e sopratutto nel tempo.
Ma e’ stato emozionante vedere un uomo ( ripreso nel video anche) tenere una pezzo di pannello carbonizzato della torre e spiegarci come il fuoco dal 4 piano e’ andato fino in cima percorrendo proprio l’intercapedine tra il telaio dell’edificio e i maledetti pannelli economici trovando una vera e propria canna fumaria, una sorta di ascenzore per l’inferno. E urla contro i potenti, i ricchi e il governo :” non si puo’ morre cosi nel 2017 in una metropoli ricca come Londra”. Come dargli torto.
E dall’altra parte ? Il Goveno tace, non c’e’ traccia di un governo di coalizione, che forse dicono che che non ci sara’, e se ci sara’ crollera’ presto. E tutti voglio la “testa della May” che in questo anno forse ha pensato troppo alla Brexit e alle nuove elezioni ( che tra le altre cose si potevano evitare e risparmiare soldi da destinare alla sicurezza, magari di qualche grattacielo…).
Contemporaneamente dal luogo del rogo un’altra protesta era in atto e gridavano ” Vergognati May”. Perfino la stampa pro-Tories attacca la Premier per la sua “fredda, insensibile reazione” alla sciagura. Il sindaco di Londra attacca il governo che “non ha fatto abbastanza”. Il popolo fratello di Kensington urlava “Justice ” le persone a Westmister gridavano “justice”.
Quello che e’ successo, non cambiera’ il gap tra le classi sociali, forse quello non si potra’ mai colmare, ma cambiera’ gli animi, cambiera’ il modo di affitare le case, anche a noi italiani, cambiera’ le norme di sicurezza, quando compreremo una casa la prima cosa che chiederemo e’ non il prezzo, ma la sicurezza e la messa a norma degli impianti.
5000 sterline bastavano per mettere in sicurezza la Grenfell tower, solo 5000 fottute sterline, un nulla…. in 2 ore sono stati raccolti da volontari e donatori, 2.2Milioni di sterline!
E scusate allora se la rabbia del popolo diventa per tutti un grido all’unisono, scusate se un po’ di rabbia mi viene dentro nel penare che due italiani come noi, sono morti cabonizzati consapevoli di morire, scuse se la loro rabbia e’ diventata la mia rabbia ed sfociata in una lacrima silenziosa oggi, mentre documentavo il tutto in diretta video. Scusate se anche io ho gridato in diretta justice for Grenfell per quei due ragazzi italini e per tutte le persone morte.
Anche io 17 anni fa quando sono venuto a Londra ho abitato in un palazzo simile al 5 piano, ora ricordo che anche li c’era una scala sola e scalcinata, e le porte anti incendio nemmeno si chiudevano. Ho cambiato molti posti, e mai mi sono curato della sicurezza, ho sempre pensato prima ” quanto si paga? E’ conveniente’?” che idiota che sono stato.
Ho messo a rischio la mia vita per un Landlords che nemmeno ho mai visto. Quando si viene in una citta’ come Londra, abbiamo la carica e la voglia di fare di crescere di guadagnare di dimostrare a tutti e a noi stessi che siamo bravi, che siamo capaci di fare, e non ci accorgiamo che diventiamo solo schiavi di una citta’, schiavi di una macchina infernale tritacarne e spesso di sogni che diventano illusioni. Tu entri in questa macchina come carne e dall’altra parte escono i tui soldi sempre piu’ di quelli che ti entrano.
Certo ci sono casi di persone che hanno fatto molti solti a Londra, ma cosa serve essere il piu’ ricco di un cimitero?
Londra ti fa perdere la cognizione del tempo, passi dal camminare al correre, dal parlare ad isolarti ad ascoltare da solo la musica perche’ il vicino spesso fa altrettanto e guai a disturbarlo.
E allora come fare? Accettare le regole senza farsi cambiare, correre ma non dimenticarsi che si puo’ arrivare anche camminando, amare e odiare Londra come facciamo con una donna che abbiamo avuto e perso, fare come fanno gli inglesi imparare a dare le spallate in metro e dire ” sorry ” diventare simili a loro non come loro. Oppure essere noi stessi, qualunque cosa accade, essere noi stessi, non piegarci al sistema. Possono essere due ottime soluzioni entrambi.
Oggi nel corteo di protesta ho visto la rabbia e l’orgoglio di ripartire ma anche una Londra stanca di una politica fatta di ricchi e di parole, di classi sociali che nuotano nell’oro e altri non avere nemmeno il diritto di una casa. Stanca di Landlords che pensano solo ad arricchirsi piu’ che pensare alle persone, una Londra vera, onesta scendere in piazza senza armi se non quella dells porola.
Sapete che vi dico, oggi mi sono veramente sentito piu’ londinese che mai, amo e continuero’ ad amare questa citta’ oltre ogni fazione politica, oltre ogni colore, la amo, come amo essere italiano, un italiano a Londra parte di una delle piu’ belle comunita’ che ci sono in questa citta’ e Nazione. Orgoglioso di essere un’italiano a Londra, orgoglioso di aver gridato per Marco e Gloria quel ” Justice for Granfell” perche’ ora tutti noi italiani siamo uniti con questa citta’ da una tragedia che si poteva evitare