Londra – ( francesa Salimbeni) – Il giorno dopo l’attacco di ieri alla stazione di Parsons Green, è iniziato sotto la paura. Paura per nuovi attacchi, ed è quello che vogliono i terroristi, mettere paura, bloccare le vite delle persone. E allora l’unica arma che abbiamo contro di loro è continuare a fare la vita il più normale possibile, per non darla vinta a loro.
29 feriti, nessuno in pericolo di vita, è il bilancio dell’esplosione avvenuta ieri, e l’Isis rivendica ridendo come un diavolo grasso per sue imprese e per suoi morti.
La premier Theresa May ha annunciato il dispiegamento di militari al fianco e in sostituzione della polizia nel pattugliamento di luoghi sensibili del Paese nell’ambito dell’operazione “Tempora”. Il livello è critico, come lo era stato nei precedenti attacchi, dei mesi scorsi.
Ed ancora il primo ministro inglese May ha avvisato i cittadini che “vedranno più agenti armati sui trasporti pubblici e nelle strade per una maggiore protezione.
C’è da chiedersi una cosa: Londra una delle città più belle al mondo e sorvegliate, con la polizia più nota al mondo, con gli 007 più bravi al mondo, con le misure di sicurezza più rigide al mondo, dopo 5 attentati nel 2017, non è in grado di prevenire, non è in grado di applicare norme di sicurezza in stazioni o metro, perché?
Intanto il responsabile dell’attentato un 18 enne e’ stato arrestato a Dover, e’ lui il responsabile di quel bacco bomba lasciato nella metro, non si conosce ancora il nome.
A questo punto mettere dei -controlli- per borse, zaini etc, alle metropolitane e stazioni non sarebbe una cosa assurda, certo rallenterebbe molto il ‘corri corri’ che siamo abituati a vedere a Londra, ma almeno ci sarebbero più controlli nelle metro, che ora, o almeno fino ad ieri non c’erano.
Ora ogni zaino, ogni borsa può essere una bomba a timer, come ogni macchina può essere un proiettile contro la gente. Le persone, a Londra sono stanche di vivere sotto attacco, stanche di vivere con la paura di prendere la metro. “Così non è vita”, qualcuno in metro diceva oggi. Come dargli torto.
Un governo a volte presente, a volte troppo preso da una Brexit che spacca in due il Paese, e che deve fare i conti con terrorismo imminente e una Europa esigente, sembra barcollare nel buio e si sa che chi cammina nel buoi può fare degli errori.
L’Isis ha detto che farà altri attentati a Londra, come colpirà a breve anche l’Italia. Dall’altro lato un presidente americano che viene in aiuto all’UK, ma che per ora ha fatto solo parole, e intanto le persone vivono nella stretta morza della paura, ma con la voglia di vivere, con la voglia di non darla vita a chi sventola il male come una bandiera di gloria.
Il gesto degli italiani e le pizze gratis..
La forza della gente è e sarà più forte della politica, di un governo povero di idee, del terrorismo imminente, le persone reagiranno senza infamia e senza lode, vivendo la vita di ogni giorno normalmente. Un gesto semplice ma significativo lo hanno dimostrato alcuni italiani come Teo Catino, pizzaiolo originario di Avellino da 30 anni a Londra, proprietarioi di un ristorante nella zona della stazione di Parsons Green, che ieri hanno dato pizza gratis ai poliziotti e vigili del fuoco che erano impegnati per l’attentato. Un gesto di solidarietà che va oltre il terrorismo oltre la Brexit, ecco questo è il modo giusto di reagire contro ogni forza del male.