Dividono le Banche e gli imprenditori : che cosa sono i Bitcoin?

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Londra (p.b.o) – La loro diffussione ha fatto incuriosire e discutere, le loro performance  hanno attirato molti imprenditori, e le banche ne sono attratte altre invece come diverse Banche centrali si sono esposte , cercando di vietarne in molti casi la diffusione: cosa sono i Bitcoin, forse il nuovo modo di pagare del futuro? O solo una bufala?

Il Bitcoin è una valuta virtuale elettronica, creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto ( pare pero’ non sia il suo vero nome ma uno pseudonimo), il quale presento’ una sua idea sul web nel 2008. La base del concetto  è apparentemente “facile”: si fonda sui principi della crittografia per convalidare le transazioni e per la generazione di nuova moneta.

Il Bitcoin (non esiste in moneta)  è  una valuta virtuale, che circola solo su Internet e come tale non è controllata da nessuna Banca centrale né da alcun Governo. Quindi possiamo dire che consente, il possesso e il trasferimento anonimo delle monete.

L’emissione di Bitcoin è limitata a 21 milioni di unità e sinora ne sono stati “estratti” più di 16 milioni.

E’ chiaro che le banche non avendo il controllo di tale informazioni non ne siano molto contente. Immaginiamo se tutti adottassero questo denaro virtuale, le banche fallirebbero in poche settimane. L’agenzia delle entrate, ad esempio, ha stabilito che in quanto valuta, il bitcoin non è soggetta a iva ma le aziende devono portarla in bilancio.

Una “moneta” vituale che esiste solo nel mondo di internet, quindi per usarla c’e’ bisogno della rete e di un pc o tablet. I Bitcoin sono contenuti in appositi softwer chiamati Walet , ed e’chiaro che se non hai un Walet non puoi avere i Bitcoin, i quali sono semplicemente dei numeri o meglio Bit.

Puoi inviare dei soldi ( Bitcoin) da un walet ad un altro gratis e in tempo reale. Oggi non tutti i sistemi sono istantanei e molti chiedono delle spese per le transizioni. Una cosa interessante è che una volta che ti registri ad un walet non devi mettere il tuo nome o i tuoi dati, ma ti viene assegnato un codice identificativo. Quindi i movimenti dei Bitcoin sono anonimi.

Quest’ultimo punto fa sorgere un problema, perche’ essendo anonimi i movimenti le associazioni criminali se ne possono approfittare, questo infatti è uno dei punti di discussione e di incertezza che rendono i Bitcoin ancora poco popolari.

Dall’altro lato la moneta e’ stata accettata per fare i pagamenti on line quindi è valida a tutti gli effetti. Molti infatti la usano ma non tutti ancora, la diffidenza e il costante sali e scendi della valuta dei Bitcoin non da molta fiducia.

Da chi sono emissi i Bitcoin? Se abbiamo detto che sfuggono  al controllo delle banche e lo stato, chi li emette? La stessa rete mondiale di Walet collegata tra di loro che emette i Bitcoin. E quanto vale un Bitcoin? La valuta non e’ come il cambio tra Euro e Sterlina, o tra altre monete, il bitcoin ha un metodo criptografico per decidere la sua valuta. Il problema che cambia ogni mese, ogni settimana, ogni giorno, ora, minuto, ed è questa incertezza che lo rende incerto al mercato. Esiste un sito https://blockchain.info/ dove  è possibile stabilire la valuta e in questo istante un Bitcoin vale :

1 BTC = $5633.33

Ad oggi, sono più di 2000 i clienti che operano quotidianamente sulle criptovalute, ma ancora stenta a decollare, e il perche’ sta proprio dentro il Bitcoin stesso in quei numeri in rete ( o nel Walet) che cambiano continuamente. Se vogliamo pagare una persona con la valuta Bitcoin dobbiamo prima chiedere se accetta tale valuta, e nel 90% dei casi la risposta è “no grazie”. Mentre nell’alta finanza si usa, timidamente ma viene usato.

Una curiosita’, la prima cosa che fu aquistata con il primo Bitcoin fu una pizza, costata nel 2009 circa 20 milioni di euro. Ora c’e’ da chiedersi se questi Bitcoin sono un vantaggio per il futuro, o ci prendono ancora una volta tutti in giro. Se veramente questa moneta virtuale e’ “realmente” vincente sui mercati, e nella vita quotidiana, oppure e’ soltanto una trovata di un folle che nemmeno mette il suo nome ma si fa chimare Satoshi Nakamoto.

Satoshi NakamotoSatoshi Nakamoto